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Scrivere di calcio dopo quanto visto ieri sera è possibile? Ce lo chiediamo dal fischio finale di Lecce-Udinese, abbiamo provato a farlo in più occasioni ma poi abbiamo cancellato tutto ogni volta. Questa è l’ennesima, forse la definitiva, ci proviamo. Vediamo cosa ne viene fuori.

Non è rigore, punto!

La partita è stata condizionata pesantemente dalle scelte arbitrali. Non lo diciamo noi o, meglio, non lo diciamo solo noi, che in teoria siamo di parte, sebbene il tesserino da giornalisti ci imponga di essere più oggettivi possibile nei giudizi. Lo hanno detto e scritto tutti: colleghi, addetti ai lavori, il salumiere del supermercato di fronte casa che questa mattina non si dava pace. “Davvero si può dare quel rigore?”. Ce lo ha chiesto e noi non abbiamo saputo nemmeno dargli una risposta. “Un etto di mortadella e via”, non sapevamo come provare a sviare il discorso.

Sconfitta meritata. Ma davvero? 

Quando accadono queste cose, quando subiamo questi trattamenti, quando viviamo sulla nostra pelle questi soprusi esagerati ed ingiustificati, cerchiamo pure di estraniarci da ciò che accade intorno, sui social, nei nuovi bar dello sport chiamati bacheche Facebook o pagine Instagram.

Eppure, in tanti, quelli che vogliono ergersi a bastian contrario della situazione e vincere il premio come commento più originale della settimana, hanno iniziato a dire che, oltre all’arbitro (come se si potesse andare oltre ad una direzione arbitrale di questo tipo ed a due episodi determinanti per l’esito della sfida), c’è da sottolineare la prestazione opaca del Lecce, insieme a quella incredibilmente positiva dell’Udinese.

Ora, non sappiamo che partita stessero vedendo i signori in questione, crediamo fossero collegati su altre emittenti e non fossero presenti al Via Del Mare, perché altrimenti fossimo in loro saremmo realmente preoccupati. L’Udinese, fino al generosissimo calcio di rigore assegnato da Bonacina con l’aiuto (?!) di Guida, aveva tenuto il pallino del gioco e chiuso tutti gli spazi, dimostrandosi in giornata sì in molti suoi interpreti, ma non aveva creato clamorose palle gol, salvo un’occasione nei primi minuti di gioco vanificata da una buona parata di Falcone su Lucca. 

lecce-udinese arbitro bonacina episodio rigore lucca

Avrebbe vinto l'equilibrio 

Nel secondo tempo, poi, la partita è stata parecchio equilibrata. I padroni di casa hanno provato a cambiare l’inerzia del match, senza però trovare mai lo spazio giusto per infilare la retroguardia bianconera e, di contro, gli ospiti hanno abbassato di parecchio il loro baricentro, creando zero pericoli dalle parti di Falcone e provando soltanto a bissare il vantaggio con conclusioni da fuori.

Ecco, la narrazione seconda la quale il Lecce avrebbe meritato la sconfitta al di là degli episodi arbitrali, quindi, è assolutamente fuori luogo e senza una logica legata a quanto visto in campo. Di certo, bisogna fare una valutazione attenta riguardo la preoccupante sterilità offensiva di questa squadra, che non segna da tre gare e che al Via Del Mare ha esultato per l’ultima volta insieme ai suoi tifosi esattamente due mesi fa. 

Nonostante tutto questo, però, chiediamo che i giallorossi ottengano quanto meritano in campo, senza condizionamenti esterni che sporcano il risultato e rendono l’impresa ancora più ardua. Adesso è necessario tirare una linea tutti insieme e guardare al futuro con fiducia e serenità. Sì, i bastian contrario di cui sopra alla fine dei loro post di critica tattica aggiungono pure che ora il calendario è in salita e fare punti sarà difficile. Di solito chiudono con “spero davvero di sbagliarmi”

Ce lo auguriamo anche noi. In fondo, è già successo nelle passate stagioni. 

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