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Il match tra Lecce e Juventus è stato un bel biglietto da visita per il campionato Primavera 1 e, nello specifico, per la formazione di casa. Presenti sugli spalti del Deghi Center centinaia di tifosi, spesso catturati dalle telecamere di Sportitalia alla ricerca del presidente Sticchi Damiani, che ha ospitato De Siervo, AD della Lega Serie A.

Una bella atmosfera in tribuna, accesa dallo spettacolo andato in scena sul campo. Il campionato Primavera deve divertire e la gara di questa mattina è stata molto godibile, come testimonia il risultato.

Le due formazioni hanno giocato a viso aperto, mostrando pregi e limiti: tanta fantasia con la palla al piede, qualche sbavatura quando c'è da difendere il vantaggio.

Tra le scelte di Scurto balza all'occhio la presenza di Delle Monache; il classe 2005, che vanta già diverse apparizioni tra i professionisti, era stato ai box diverse settimane a causa di un infortunio, e dopo qualche minuto da subentrato si è preso il posto sulla fascia sinistra. Difficilmente lo lascerà.

Il talento dell'ex Samp si è acceso nella seconda parte del primo tempo, con i giallorossi in svantaggio di una rete. Delle Monache è consapevole di essere un fuori categoria e questa è un'arma a doppio taglio, poiché alle volte tenta delle giocate proibitive.

esultanza primavera, pacia e delle monache

Quando si accende, però, emerge tutto il suo talento. Un assist e un gol, entrambi di pregevole fattura: il ragazzo ha grandissime qualità, va plasmato ed una stagione in Primavera non gli farà male.

Un plauso anche al bomber di giornata, ovvero Pacia, difensore centrale autore di una doppietta. Classe 2006, italiano, cresciuto nel settore giovanile del Lecce: quando dalle formazioni giovanili vien fuori un potenziale talento locale, l'area tecnica salentina non si tira indietro.

La manovra dei salentini di Scurto è fluida e nella trequarti mette il turbo grazie alla qualità degli interpreti; fondamentale in questo senso Bertolucci, oggi a secco di gol ma è sempre al centro del gioco. Un centravanti diverso da Burnete, che si abbassa sulla linea dei centrocampisti per palleggiare: a tutti gli effetti un regista avanzato. E anche sottoporta sa il fatto suo.

Degli aspetti negativi ci sono, altrimenti il Lecce avrebbe addirittura vinto contro la corazzata Juve, ma sono fisiologici. Soprattutto l'ultimo gol subito era evitabile, in quanto i salentini erano in vantaggio e avevano la difesa praticamente schierata. Fa parte del percorso, l'importante è che (lo ripetiamo) vale la pena seguire il Lecce Primavera.

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