Ricordate Gabriel Cichero? Lui non ha dimenticato il Salento: “Lecce vive di calcio, non mi facevano pagare niente”
La storia dell'ex difensore giallorosso
Nel 2006, durante la sessione invernale di calciomercato, il direttore sportivo del Lecce dell’epoca ha portato nel Salento un difensore di prospettiva, tal Gabrielo Cichero. Quel centrale difensivo, che arrivava dalla massima serie uruguaiana e che era venezuelano d’origine, ha giocato pochissimo con la maglia giallorossa, collezionando solo 4 presenze nel massimo campionato italiano.
A quanto pare, però, la nostra terra gli è rimasta nel cuore talmente tanto da ricordarla in un’intervista a GianlucaDiMarzio.com, in occasione della sua nuova esperienza nella Kings League, il campionato di calcio a 7 ideato da Gerard Piquè. Ecco di seguito le sue parole:
“Da 5 anni vivo qui in Spagna e un mio follower su Instagram mi ha scritto di questo torneo. Mi sono informato e mi sono registrato. Non mi tiro indietro alle sfide, anche a 38 anni posso dimostrare ancora quanto valgo. Il format della Kings League mi ha impressionato. Aguero non è molto in forma e un ritmo rapido come questo l’ha sofferto. Il bello è che gli sconosciuti possono battere le vecchie glorie.
Ricordi del Lecce? La squadra era in piena zona retrocessione. Venivo da una Paese di poca tradizione calcistica come il Venezuela, perciò, debuttare in Serie A è stato ancora più speciale. Era un sogno per me giocare nel più grande campionato al mondo. La città mi è piaciuta molto, Lecce vive di calcio. Ovunque andavo non mi facevano pagare niente”.
“La Nazionale? Quasi venti anni in nazionale, con la maglia della Vinotinto mi sentivo in grado di fare qualsiasi cosa. Un bambino vuole sempre crescere come il padre e il fratello maggiore e il mio sogno è sempre stato quello di giocare a calcio. Tutti e due erano difensori e anche loro hanno giocato molto con la nazionale venezuelana. Non potevo non farlo anch’io. La mia infanzia è stata sempre con un pallone tra i piedi”.
Gabriel Cichero non ha lasciato il segno ma Lecce ed il Salento sono rimaste lo stesso nel suo cuore e non le ha mai dimenticate, anche a distanza di 17 anni.