Ferguson-Lecce: dagli incroci di mercato alla sfida del Dall'Ara
I RETROSCENA
Lewis Ferguson e il Lecce: un amore mai sbocciato.
Lo scorso 1 luglio trapelò dai tabloid scozzesi l'interesse dei giallorossi per il centrocampista ai tempi di proprietà dell'Aberdeen. Si trattava d'altronde di un profilo molto interessante: ad appena 22 anni il classe 1999 vantava già oltre 180 presenze tra i professionisti, tra cui apparizioni in coppe europee e convocazioni nelle nazionali giovanili.
Le 10 reti segnate in patria nell'ultimo campionato avevano ingolosito Pantaleo Corvino, sempre attento ai mercati esteri, che aveva avviato i contatti per portare nel Salento la giovane promessa.
Alla fine Ferguson è arrivato in Italia, tuttavia si è fermato a Bologna.
Poche ore dopo la fuga di notizie, la società di Sartori, Di Vaio e Fenucci, che vantava una disponibilità economica certamente superiore rispetto a quella del Lecce, si inserì, scavalcando i salentini e tesserando il centrocampista. L'acquisizione venne annunciata in conferenza stampa proprio dall'AD ex Lecce.
Qualche settimana dopo Pantaleo Corvino evidenziò un dettaglio non di poco conto sull'affare sfumato:
“Ferguson era un obiettivo e quando avevo parlato col ragazzo non mi aveva accennato del Bologna. Quando è uscito il suo nome gli altri hanno preso le nostre idee e a certe offerte siamo tenuti a tirarci indietro.”
La trattativa Ferguson è stata una delle diverse telenovele del calciomercato estivo in casa Lecce, col senno di poi (e ironicamente) un presagio di ciò che sarebbe accaduto dopo con Maksimovic e Normann.
Quella estiva è stata una sessione tutt'altro che agevole per i salentini, matricola di questa Serie A, che dopo lo “sgarbo” del Bologna hanno ripiegato su Askildsen ma soprattutto hanno avuto un motivo in più per valorizzare Gonzalez.
Ferguson in queste prime 10 giornate ha giocato pochi minuti senza lasciare il segno e domenica ritroverà il Lecce, rifiutato in sede di mercato.