Quale apporto potrà dare Oudin al Lecce di D'Aversa?
Tra gli interpreti dotati di maggiore tecnica individuale, il "mago" Rémi ha già messo a referto due gol in questa stagione. Continuerà a contribuire al raggiungimento della salvezza?
Al suo secondo anno in giallorosso, Rémi Oudin continua il suo percorso di crescita con il club di via Colonnello Costadura. La scorsa stagione, arrivò in prestito dal Bordeaux e dopo un finale di campionato entusiasmante, culminato con il raggiungimento dell'obiettivo salvezza, Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera riuscirono, nel corso dell'ultima sessione di calciomercato, a prelevarlo a titolo definitivo al termine di una complessa trattativa con la squadra francese.
Fino ad ora, in 9 partite stagionali (8 delle quali disputate in campionato) ha totalizzato due gol, raggiungendo quasi quanto fatto lo scorso anno con tre centri. Mai giocate banali, il “Mago” Rémi (così come si fa chiamare dagli addetti ai lavori proprio per le sue doti tecniche e, soprattutto, per le prestigiose giocate offerte dal proprio repertorio come quelle di un vero mago) ha sempre deliziato i suoi tifosi con raffinate abilità individuali e conclusioni a rete di pregevolissima fattura: quanto visto contro Genoa e Verona ne sono una piena dimostrazione ma anche quanto fatto lo scorso campionato non è da meno come, ad esempio, nella sfida contro il Bologna all'ultima giornata nella quale mise a segno un tentativo di conclusione di prima intenzione, calciando in maniera impeccabile il pallone e trovando l'angolo vincente.
Il confronto con la passata stagione
Sicuramente è ancora prematuro riuscire a riportare un confronto numerico con la passata stagione, considerando quella ancora in corso ma certamente, grazie anche al database di FootData, è possibile confutare quanto scritto in precedenza in ambito realizzativo. Lo scorso anno, nelle prime nove uscite in giallorosso, Oudin non era mai riuscito ad incidere. Questo dovuto certamente ad un primo periodo di adattamento con i nuovi colori ma anche ad una posizione del campo, forse, non propriamente adatta al proprio stile di gioco. Spesso impiegato come esterno di attacco, poche volte si è reso realmente pericoloso. La svolta è arrivata quando Baroni decise di cambiargli ruolo, reinventandolo in una zona del centrocampo più idonea alle sue caratteristiche tecniche. Da lì in poi, infatti, i primi gol e le prime prestazioni di livello.
Il suo contributo con D'Aversa
D'Aversa riconosce in lui un potenziale non indifferente. Le sue mansioni da centrocampista offensivo nel 4-3-3, solitamente usato, del tecnico abruzzese sono utili alla squadra così come la sua duttilità che aumenta di gran lunga il livello del giocatore il quale, certamente, esprime al meglio le proprie qualità nella trequarti del campo, avendo spazio a sufficienza per vedere la porta ma, anche, per servire i suoi compagni, mettendoli nelle condizioni di creare opportunità in fase offensiva. Il tecnico giallorosso lo sa fin dal primo giorno, cercando sempre di metterlo a suo agio nelle partite disputate fino ad ora, venendo ripagato. Recentemente è stato impiegato con maggior minutaggio, complice una condizione fisica in aumento che possa garantire miglior continuità di rendimento.
Probabilmente, proprio per le caratteristiche tecniche prettamente offensive, per il francese riuscire a reggere entrambe le fasi di gioco potrebbe risultare eccessivamente dispendioso ed è proprio per questo che il ruolo e i compiti affidatigli dal proprio allenatore, in mezzo al rettangolo verde, risultano essere fondamentali per il suo contributo durante le partite. Quello che conta sarà riuscire a garantire lo stesso apporto fino alla fine del campionato, a partire dal prossimo incontro ad Empoli. Lui continua a lavorare sodo per il bene della squadra e noi tutti non vediamo l'ora di ammirare un'altra delle sue magie.