Da inutilizzato a jolly difensivo: l'evoluzione di Gaby Jean

Prima che arrivasse nel Lecce non lo conoscevamo, inutile nasconderci. Aveva giocato in Ligue 2 e si era distinto in quella categoria, tanto da attirare su di sé gli occhi di alcuni club della prima divisione francese. Eppure, il Lecce è arrivato prima di tutto e se l’è portato a casa per completare un reparto difensivo composto al centro da Baschirotto, Gaspar e Bonifazi.

Gotti poco, Giampaolo tanto 

Gaby Jean ha trovato pochissimo spazio con Gotti – è entrato soltanto all’andata nel match contro il Cagliari e alla fine nella disastrosa disfatta contro la Fiorentina – mentre con Giampaolo è scoccato subito un feeling diverso, con il tecnico di Giulianova che ha puntato sulle caratteristiche del francese all’inizio per necessità e poi perché ha intravisto doti differenti. Nelle ultime 6 gare è partito sempre da titolare ed ha risposto presenti con prestazioni più che sufficienti in quasi tutte le partite. 

La parola chiave è duttilità 

Nel Lecce ha sempre giocato da difensore centrale ma all’occorrenza Gaby Jean si trasforma in terzino sinistro. In carriera ha giocato 18 partite in quella posizione, fornendo anche un assist. A 24 anni può ancora maturare parecchio in quel ruolo, sebbene lo interpreti con caratteristiche differenti rispetto ad un terzino solito: il classe 2000 rimane più bloccato ed è utile soprattutto se si vuole disputare una partita maggiormente difensiva.

A Cagliari sarà lì, accanto a Baschirotto, con il quale sta creando una discreta intesa, pronto a difendere il Lecce dalle sortite offensive della squadra sarda. Serviranno attenzione e concentrazione per 95 minuti ed oltre per provare a portare a casa un risultato positivo, che permetterebbe ai giallorossi di allungare la striscia e tenere a debita distanza una diretta concorrente alla salvezza. 

Gaby Jean è cresciuto in poche partite, così come la formazione allenata da Giampaolo, e da inutilizzato è diventato il jolly difensivo giallorosso.