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Rino Gattuso, in sala stampa dopo la sconfitta contro il Lecce in casa, prova a spiegare i motivi di questa debacle: "È venuta fuori troppa fragilità da parte nostra, Lapadula stoppava tanti palloni e faceva salire il Lecce. Siamo stati troppo passivi a chiudere. I primi trenta minuti la squadra mi era piaciuta ma saper palleggiare non basta. Non riesco ancora a trovare la chiave della compattezza, al primo episodio negativo diventiamo fragili. Ho visto una squadra che ha fatto fatica ad aiutarsi e questo mi ha dato fastidio. Dieci giorni fa è nata la figlia a Manolas avevo il dovere di mandarlo a casa. In questo momento bisogna dare minutaggio ai nostri difensori, col senno di poi non schiererei nuovamente la stessa difesa. Mertens? Lo vedo come prima punta, l’ho fatto entrare contemporaneamente a Milik perché eravamo in svantaggio. Per provare a vincere capita che si perde equilibrio. Io non amo giocare con due linee da quattro ma quando sei sotto in casa provi a fare qualcosa di diverso. Dobbiamo migliorare la nostra compattezza. Oggi sapevo a cosa saremmo andati incontro, sapevo le difficoltà. Il Lecce ci ha palleggiato in faccia, abbiamo sbagliato le pressioni e siamo andati in giro per il campo. Oggi per noi era una partita importantissima, vincendola la classifica si faceva interessante ma per l’ennesima volta l’abbiamo cannata. Saponara nel primo tempo ci ha messo in difficoltà, non siamo riusciti a contrastarlo. Dovevamo uscire e andare in rottura e non siamo stati bravi. Il secondo campo? Anticiparlo non sarebbe stata una stronzata, prima di fare un cambio ho pensato a tante cose, anche al fatto che Maksimovic e Koulibaly stavano soffrendo".
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