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Come le Autorità scoprono chi usa le IPTV illegali

Molti utenti credono che l'uso del pezzotto sia sicuro e non rintracciabile, ma questa convinzione è sbagliata. Con il recente protocollo firmato da Agcom, Guardia di Finanza e Procura di Roma, i controlli sono diventati più efficaci e automatizzati.

Le tecniche principali di individuazione includono:

  1. Tracciamento digitale: Ogni dispositivo che accede a un servizio IPTV illegale lascia un’impronta digitale, un "filo di Arianna" che le autorità possono seguire per risalire agli utenti.
  2. Sequestri di server e database: Durante le operazioni contro le organizzazioni pirata, la polizia acquisisce anche gli indirizzi IP degli utenti che hanno usufruito dei servizi.
  3. Monitoraggio del flusso dati: I flussi generati dalle IPTV sono facilmente tracciabili, e l’identificazione degli utenti è ormai alla portata delle autorità.

Luigi De Siervo, AD della Lega di Serie A, ha dichiarato:

Ogni fruizione illegale di contenuti video lascia un filo di Arianna digitale indelebile. Nessuno può pensare di continuare a rubare contenuti illegalmente e farla franca.

L'era del "pezzotto" è sotto attacco frontale. Grazie a tecnologie avanzate e nuove collaborazioni tra istituzioni, gli utenti delle IPTV illegali non possono più considerarsi al sicuro. Il risparmio economico iniziale non giustifica i gravi rischi legali, che includono multe salate, la possibilità di essere segnalati alle autorità e, in casi estremi, conseguenze penali.

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