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Fabio Liverani ha rilasciato una lunga intervista al sito ufficiale del Lecce in vista della sfida contro la Juventus. Questo il suo pensiero: "Barak viene da 15/20 giorni di stop e dobbiamo portarlo a minutaggio eda giocare senza rischiare una ricaduta. Dobbiamo essere cauti, per ora sta con noi ma dobbiamo vedere quale minutaggio è possibile per lui. Altri infortunati? Non lo so, è una domanda che va posta allo staff medico. Non so dare una risposta sulle tempistiche. La nostra rosa è questa, purtroppo giocare ogni tre giorni per noi non è un vantaggio e in più si aggiungono acciacchi e piccoli infortuni. L'elenco degli indisponibili è sotto di occhi di tutti e se su una squadra di 20 giocatori ne togli 5 diventa difficile fare troppi cambiamenti. Però quelli che ci sono mi danno ampia disponibilità e cercherò di mettere in campo una squadra equilibrata. La sfida col Milan? Quando si gioca ogni tre giorni bisogna sempre guardare a quella dopo, non c'è troppo tempo per guardarsi indietro. E' normale che con lo staff l'abbiamo analizzata e cercheremo di mettere a punto degli accorgimenti sulla squadra. Il gruppo mi conosce bene, sa quanto io stimi loro e quando devo cercare di toccare le corde giuste per ottenere il 110%. Ce lo siamo sempre detti, per mantenere questa categoria dobbiamo fare qualcosa di straordinario. L'ordinario individualmente non ci basterà mai. Loro sanno benissimo che io per loro mi butterei nel fuoco, sono i giocatori che ho scelto e voluto. Alcuni li ho mantenuti dalla Serie C o dalla Serie B e oggi in Serie A sono tutti scelti da me, non c'è un giocatore che non ho voluto io. La fiducia è massima ed è normale che a volte pretendo il massimo, bisogna andare sempre oltre. Ho delle aspettative alte da me stesso e le ho anche dai miei giocatori. A volte è giusto toccare delle corde, ma questo non vuol dire che la fiducia che avevo dopo Torino, Napoli e SPAL sia messa in discussione da una sconfitta. Il morale non è alto, quando si perde 4-1 in casa non può essere alto. Ma noi abbiamo un punto di forza: viviamo dalla prima giornata così, l'abitudine a lottare e a cancellare le cose negative. Questa è sempre stata la forza di questa squadra: il passato non si può cambiare, si può cambiare il presente e il futuro. Rossettini dall'inizio? E' una possibilità, ma più dei moduli contano gli uomini. Rossettini dopo il lockdown ha avuto un problemino fisico e ha saltato un po' di allenamenti, deve recuperare la condizione ma è una possibilità, sicuramente lo sarà per le prossime partite. Partiamo per Torino con 14 giocatori di movimento e credo che lo spazio in queste 11 partite ci sarà per tutti. La Juve? A prescindere da chi ha davanti vive per vincere sempre e comunque. Vorrà chiuderci e mettere subito la partita in discesa, hanno la qualità e la mentalità per poi gestire le partite. Proverà a fare la partita che spera, cioè sbloccarla velocemente e gestirla. Noi dovremo essere bravi nel creagli qualche difficoltà e per farlo bisognerà essere compatti e non concedergli palle tra le linee. Dobbiamo farli giocare sporchi, non come vorrebbero loro".
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