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Il Lecce ieri ha giocato al Menti di Vicenza contro i biancorossi di Di Carlo ed ha vinto per 1 a 0 grazie ad un gol di Massimo Coda, il primo del suo precampionato.

La formazione di Baroni, nonostante i tanti cambi di formazione tra un tempo e l’altro, ha tenuto sempre il pallino del gioco e, specie nella ripresa, ha concesso pochissimo agli avversari, con il Vicenza che ha  faticato a creare occasioni pericolose. 

In porta 

Gabriel e Bleve sono sembrati già in clima campionato ed hanno guidato la difesa con autorità, rischiando poche volte su qualche conclusione da fuori. 

La difesa 

Anche il reparto difensivo è parso già in forma, con Lucioni, Meccariello, Tuia e Bjarnason che hanno retto bene le folate offensive degli avanti vicentini. Sugli esterni positive le prove di Gallo e Monterisi, mentre per Vera è necessario compiere una riflessione più approfondita. Il colombiano è un giocatore talentuoso e palla al piede ha un’ottima accelerazione, ma deve limitare gli errori tecnici e le sbavature difensive per diventare un terzino completo ed affidabile. 

Il centrocampo 

A centrocampo Blin rappresenta il classico schermo davanti alla difesa, un regista difensivo magari meno abile ad impostare ma di sicuro affidamento quando si tratta di difendere. Hjulmand, Henderson, Majer, Bjorkengren e Mancosu hanno interpretato il ruolo di mezzala a seconda delle loro caratteristiche, sempre seguendo i dettami tattici del mister. Lo scozzese ed il capitano sono centrocampisti abili anche nell’inserimento, mentre lo sloveno e lo svedese rappresentano mastini inesauribili, capaci anche di gettarsi nello spazio e creare superiorità numerica in area di rigore. Il danese classe ’99, infine, è un talento puro da valorizzare, perché riesce a svolgere con facilità entrambe le fasi di gioco. 

L'attacco 

In attacco, infine, il solito Coda ha finalmente timbrato il cartellino con un gol dei suoi ed anche Rodriguez ha dimostrato di saper  reggere il peso dell’attacco. Lo spagnolo ha un atteggiamento sempre propositivo e Baroni dovrà utilizzarlo sia a partita in corso che dall’inizio, per sfruttare pienamente le sue potenzialità.

Sugli esterni, poi, Olivieri sta soffrendo i carichi di lavoro ma è parso più fluido rispetto alle prime uscite, mentre segnali incoraggianti sono arrivati da Paganini, Helgason e Listkowski, con il polacco che potrebbe essere la sorpresa per la prossima stagione.

Il successo di ieri va preso con le pinze ma vincere aiuta a vincere e le indicazioni positive sono maggiori di quelle negative. Occorrerà lavorare ancora duramente per arrivare preparati e pronti alla sfida contro la Cremonese, una partita che il Lecce non vuole sbagliare per nessun motivo. 

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