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La Premier League sta compiendo passi significativi verso la creazione di una propria piattaforma di streaming, spesso definita "Netflix del calcio" o "Premflix". Recentemente, i 20 club del campionato inglese hanno votato all'unanimità per interrompere, a partire dalla stagione 2026/27, la collaborazione ventennale con IMG, l'azienda responsabile della produzione dei contenuti internazionali della lega.

Questa decisione mira a consentire alla Premier League di assumere il controllo diretto della produzione e distribuzione dei propri contenuti per i mercati internazionali. Ciò permetterebbe una maggiore flessibilità nell'adattare l'offerta ai diversi mercati globali e nell'implementare rapidamente nuove tecnologie di trasmissione e formati di contenuto.

L'obiettivo finale potrebbe essere il lancio di una piattaforma di streaming proprietaria, "Premflix", che offrirebbe ai tifosi di tutto il mondo l'accesso diretto alle partite, senza la necessità di passare attraverso emittenti terze. Questo modello sarebbe simile a quello adottato da altre leghe sportive, come la NBA con il suo League Pass e la NFL con il Game Pass.

Attualmente, la Premier League è trasmessa in 180 Paesi e genera più introiti dai mercati esteri che da quello domestico. L'introduzione di una piattaforma proprietaria potrebbe rafforzare la posizione contrattuale della lega nelle negoziazioni per la cessione dei diritti di trasmissione, offrendo la possibilità di operare autonomamente nei mercati dove le offerte non sono ritenute soddisfacenti.

In sintesi, la creazione di "Premflix" rappresenterebbe una rivoluzione nel panorama mediatico del calcio, offrendo alla Premier League un controllo senza precedenti sui propri contenuti e potenzialmente aumentando gli introiti, pur mantenendo l'essenza del suo modello di successo.

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