Lecce, Bojinov racconta la cessione alla Fiorentina: "Volevo restare"
Ultime news U.S. Lecce: intervista a Valeri Bojinov
Valeri Bojinov ha fatto la storia del Lecce: dall'esordio in Serie A a 15 anni fino alla cessione per 15 milioni di euro alla Fiorentina, arrivata nell'ultimo giorno del calciomercato invernale del 2005.
Valeri Bojinov sul Lecce e Corvino
Bojinov, come raccontato ai microfoni di PianetaLecce, non dimentica la squadra che lo ha lanciato: “La storia non la puoi cancellare. Io sono cresciuto a Lecce. Sono arrivato nel 99' e sono molto grato a Lecce e a Corvino. Quello che abbiamo fatto non si dimentica. Senza Lecce non avrei fatto questa carriera, Corvino credeva in noi giovani e continua a farlo tutt'ora. Il direttore lavora con i giovani e lo dimostra ancora. Ha preso sconosciuti e li ha affidati ad un grande allenatore come D'Aversa”.
Valeri Bojinov sul trasferimento dal Lecce alla Fiorentina
Proprio la cessione ai viola, arrivata a poche ore dalla chiusura del calciomercato, non è scesa ad alcuni tifosi del Lecce. Ecco la ricostruzione di Bojinov:
“Stavo benissimo a Lecce. Il mister chiaramente non voleva la mia cessione perché potevamo andare in una competizione UEFA. Durante il mercato rifiutai offerte di CSKA Mosca e Chelsea. Stavo bene, volevo essere ceduto solo a giugno. L'ultimo giorno di mercato mi incontrai a Copertino con Corvino. Mi fece capire che si trattava di 15 milioni di euro… troppi per la società. A Lecce guadagnavo 5000 euro eppure stavo bene. Era già programmato il volo diretto per la mattina dopo. Non riuscì neppure a salutare i compagni. (Leggi le dichiarazioni di Bojinov su Zeman)
Non è che non volevo andare a Firenze, anzi, ero comunque felice. È una società importante, però non ero felice al 100%. Lecce per me era tutto. L'ingaggio era folle se paragonato a quello che avevo a Lecce, anche se non pensavo ai soldi. A Lecce ero gasato, segnavo contro chiunque, però certe cose non si possono decidere autonomamente.
Ma è così tutt'ora, se una società deve vendere deve vendere. Con una buona cessione ti fai un centro sportivo di proprietà che ti cambia dimensione. Sono sicuro che con un paio di cessioni il Lecce farà centro sportivo e stadio. A Firenze hanno fatto il Viola Park con la cessione di Vlahovic ed ora hanno una meraviglia. È tutto un progetto. Se il Lecce fa centro sportivo e stadio prima o poi va in Europa, la gente se lo merita".
E sul quel famoso tatuaggio… “Ho sbagliato, l'ho cancellato, chiedo scusa ai tifosi del Lecce. Ho sbagliato senza un reale motivo”.
Valeri Bojinov sul suo futuro: tornerebbe al Lecce?
Tra presente e futuro: “Sto studiando per fare l'allenatore, per il patentino UEFA A. Senza il patentino non ti danno un ruolo. Al Levski Sofia collaboro con prima squadra e settore giovanile. Se mi chiama Corvino prendo l'aereo Sofia-Brindisi e arrivo subito. Quando ti chiama il tuo scopritore non puoi sputare sul piatto dove hai mangiato”.
E se lo chiamasse il Lecce… “Mi sento spesso con Corvino, gli ho promesso di venire per salutare la gente e vedere come allena D'Aversa. In questo Lecce vedo tanta gente dei miei tempi che oggi lavora ancora, magari con altri compiti. Il direttore dentro è ancora un bambino. Non invecchiamo, miglioriamo. Mi piace che Corvino parla in dialetto in sala stampa, si diverte”.