Il c.t. del Gambia assicura: "Ceesay segna in tutti i modi, può essere la rivelazione della Serie A"
LO CONOSCE BENE
Tom Saintfiet, c.t. del Gambia da quattro anni, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, nella quale ha parlato di Assan Ceesay, nuovo attaccante del Lecce
IN NAZIONALE
“Fino al 2018 non aveva segnato, ora è il miglior marcatore della Nazionale. L’anno scorso ci siamo qualificati per la prima volta alla Coppa D’Africa, vincendo 1 a 0 contro l’Angola grazie al suo gol”.
PRIMO RICORDO CON ASSAN
“Settembre 2018, la gara del mio esordio. Giocavamo in casa contro l’Algeria, che qualche mese dopo avrebbe trionfato in Coppa D’Africa. In uno stadio da 25 mila posti c’erano almeno 45 mila persone. Gente appese alle ringhiere, seduta sui riflettori, una bolgia. Eravamo in svantaggio, Ceesay segnò il gol del definitivo 1 a 1. Da lì non si è più fermato, realizzando 13 reti in 4 anni”.
BOMBER
“Si, è il nostro bomber ed ha scritto la storia. Nel 2019 fece doppietta all’Angola, garantendo al Gambia la prima vittoria in trasferta nei match di qualificazione. Due anni dopo ha regalato un sogno alla sua gente, timbrando il successo che ci ha permesso di partecipare alla Coppa D’Africa. Ha segnato davvero in tutti i modi. Di testa, dribblando il portiere, una volta da 30 metri. Roba da mani nei capelli”.
A CHI SOMIGLIA?
“Difficile dirlo, è molto alto, sfiora il metro e 90. Non ha la stazza di Ibra o Lukaku però è veloce ed è bravo in contropiede. Sembra Torres ai tempi del Liverpool, un attaccante forte di rigore e pericoloso nelle ripartenze. Gli piace attaccare gli spazi, infilarsi tra i difensori, i paragoni non fanno bene ma ha qualcosa anche di Lacazette”.
LECCE
“Un conto è lo Zurigo, un altro è la Serie A. Adesso Assan è chiamato ad un salto di livello: sono felice che abbia ricevuto questa opporunità. I numeri non gli mancano ma per fare bene deve sentirsi coccolato. L’allenatore deve dargli fiducia, i tifosi lo devono supportare. Quando riceve affetto, Ceesay rende al top. Il suo ex allenatore lo ha saputo valorizzare, mentre il suo vecchio tecnico non lo faceva giocare spesso. Ceessay era demotivato e non riusciva ad esprimesi al meglio. Ma ha continuato a lavorare anche dopo il cambio in panchina, è passato da 2 a 20 gol a stagione. È una questione di stimoli”.
CARATTERISTICHE
“È veloce, bravo di testa, freddo davanti al portiere. Non è un campione, è ovvio, ma è sempre imprevedibile perché può segnare in ogni modo. Grazie al suo killer instinct può trascinare il Lecce verso la salvezza”.
MODULO
“È un attaccante centrale, ma è abbastanza veloce da poter giocare anche sulla fascia. Nel 4-3-3- o nel 4-2-3-1 può fare la differenza: può diventare la rivelazione della prossima Serie A”.
GAMBIANI IN SERIE A
“Sono contento, credo che anche Assan sarà felice di sfidarli. Con Barrow del Bologna ha fatto spesso coppia in attacco, poi ci sono anche Omar Colley, Ibrahima Colley e Darboe della Roma. L’Italia li ha resi giocatori importanti, mi auguro naturalmente che per Ceesay valga lo stesso discorso”.