Lepore a PL: "Lecce, essere uniti nelle difficoltà fa la differenza." E sul futuro...
PARLA L'EX CAPITANO
Checco Lepore è stato nostro ospite durante la puntata di ieri sera di PL Night Show (CLICCA QUI PER RIVEDERLA)
Come lo vedi il Lecce?
“Bene, prova sempre a giocare a calcio. Manca il gol e la giocata del singolo, ma secondo me ci sono buoni propositi”.
Segnare al Via del Mare: che emozioni si provano?
“L'ho sempre sognato, quando ero piccolo il campetto del mio quartiere era il Via del Mare. Quando è toccato a me entrare, ho rivissuto le emozioni che provavo da bambino. È stato molto facile per me visualizzare quello che era stato e riuscire a fare gol”.
Il sostegno del tifo organizzato e il mal di pancia di parte della piazza
“Faccio un passo indietro: già quando abbiamo fatto la promozione in B, che era arrivata dopo anni difficili, c'era un po' di pessimismo. Quando abbiamo vinto il campionato lo abbiamo fatto perchè tutti eravamo uniti. Ci siamo raggruppati nelle difficoltà come post Siracusa e Caserta. Essere tutti uniti nel momento di difficoltà fa la differenza. Il tifoso è giusto che critichi però nelle difficoltà bisogna lottare tutti insieme. Se si retrocede, retrocede tutto il Salento".
Hjulmand capitano
“Settimana scorsa sono stato ad Acaya a vedere un allenamento. Ho parlato con lui e Strefezza: il loro atteggiamento mi piace, vedo leadership”.
Essere capitano da leccese
“Non è stato per niente difficile perchè conoscendo la gente io subito facevo il discorso alla squadra sull'attaccamento alla squadra. Bisogna partire da qui: si deve lottare per il Lecce”.
Rapporto con De Canio
“Buonissimo, l'ho visto settimana scorsa. Mi volle lui a Lecce, nella prima parte di campionato giocai spesso, poi mi ruppi la caviglia”.
Possibilità di tornare a Lecce
“Dopo l'infortunio di Adjapong c'è stata la possibilità, mi ero proposto ed il Monza era d'accordo. Loro hanno scelto Maggio, pazienza”.
Monza
“Mi sono trovato benissimo, ho tutt'ora rapporti con la dirigenza. Già in Serie C si respirava l'aria da A. Non ti facevano mancare nulla: dovevi solo giocare a calcio”.
Lecco
“Sta andando bene, siamo secondi ad un punto dalla prima. Dimostriamo di avere valori: ogni partita deve essere una finale perchè non siamo stati costruiti per ambire al primo posto ma siamo lì".
Futuro
“Mi è venuta voglia di fare l'allenatore, magari a fine anno prendo il patentino. Ho anche un buon occhio per i giovani, potrei fare il procuratore o lavorare per il Lecce (sorride, ndr.). Allenatore del Lecce? Mai dire mai”.