Mercato Monza: quanto hanno speso in più i brianzoli rispetto ai salentini?
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Monza e Lecce si affronteranno questa domenica, alle ore 15:00, all’U-Power Stadium in vista della quarta giornata di campionato di Serie A, che riprende dopo la sosta delle Nazionali.
I giallorossi, allenati da mister D’Aversa, sono reduci dal successo ottenuto davanti al proprio pubblico contro la Salernitana mentre i biancorossi dalla sconfitta esterna, sul campo dell’Atalanta, per 3-0 e vogliono reagire in seguito allo sbandamento di due settimane fa.
La sfida tra le due formazioni, in realtà, si può ritenere già iniziata in termini di mercato, dopo l’ultima sessione estiva appena conclusa.
I brianzoli hanno speso circa 42 milioni, praticamente quasi il doppio rispetto a quanto sborsato dalle casse giallorosse. Nello specifico, oltre agli arrivi a parametro zero di Gagliardini e D’Ambrosio (dall’Inter) e i prestiti di Gori (dalla Juventus), Cittadini (dall’Atalanta), Kyriakopoulos (dal Sassuolo), Carboni (dall’Inter) e Colombo (dal Milan), la società lombarda ha investito: 500 mila euro per il prestito oneroso di Akpa Akpro (dalla Lazio) e i restanti soldi per i riscatti di: Izzo (dal Torino per 3 milioni di euro), Cragno (dal Cagliari per 3,60 milioni di euro per poi essere nuovamente girato in prestito al Sassuolo), Pablo Marì (dall’Arsenal per 4,9 milioni di euro), Caprari (dal Verona per 7,50 milioni di euro), Petagna (dal Napoli per 10 milioni di euro per poi essere nuovamente girato in prestito al Cagliari) e infine il capitano Pessina (dall’Atalanta per 12 milioni di euro).
Quanto fatto dalla società lombarda, è stato mantenere l’intelaiatura della precedente stagione, investendo il capitale a disposizione per saldare i debiti con le precedenti squadre detentrici dei cartellini dei giocatori sopra elencati e che sono stati riscattati, aggiungendo alla rosa una giusta dose di esperienza e qualità con innesti prelevati a zero o in prestito da altre compagini per rimpiazzare alcuni giocatori dello scorso anno che si sono trasferiti altrove.