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Saverio Sticchi Damiani ha parlato in conferenza stampa allo stadio Via del Mare per fare il punto della situazione in vista dell'inizio della prossima stagione. Il presidente giallorosso ha trattato a 360° i temi relativi alla squadra LA STAGIONE E IL SISTEMA CALCIO – "Sarà complicatissima. Viviamo uno dei campionati di serie B più complicati degli ultimi anni, con tante squadre competitive. Anche le neopromosse dalla C stanno allestendo formazioni in grado di primeggiare. È un campionato che inizia in una situazione di difficoltà per tutti i club. Oggi c’è stata l’intervista di Gravina che lancia un sos per il mondo del calcio. Siamo ancora con le spese del pre-covid, ma tutte le società di calcio stanno vivendo un momento nel quale sono cessati i ricavi. Questo significa che il sistema ha bisogno di una riorganizzazione che tenga conto di questo momento storico e soprattutto la B è una categoria che va aiutata. In secondo luogo si parla in A dell’ingresso di grandi fondi di investimento, questo è un tema su cui sono d’accordo con Balata e Galliani, con cui ci sentiamo tutti i giorni. L’ingresso dei grandi fondi non è una partita che riguarda solo la serie A, così facendo la serie B verrebbe abbandonata a sé stessa. La serie B deve fare la sua battaglia per non restare indietro davanti ad un passaggio epocale, essendoci fondi che hanno deciso di investire in una quota della Lega di A. Da questa partita la serie B non può restare fuori. Siamo schierati al fianco del Monza, molto attivo su questa battaglia". RIAPERTURA DEGLI STADI - "Unica ricetta in questo momento alternativa all’ingresso dei fondi è la riapertura degli stadi. Con i vecchi costi e con i ricavi diminuiti io prevedo scenari preoccupanti. Si deve fare di tutto per riaprire gli stadi. I 1000 spettatori non sono una soluzione, sono solo un’opzione iniziale. Questa soluzione se estesa alla B presenta più criticità che vantaggi, individuare 1000 tifosi da far entrare nello stadio significa scontentarne altri 19.000 e non avere ulteriori vantaggi, in termini economici e di supporto alla squadra. I 1.000 tifosi per noi sono più un problema che una soluzione". LA SITUAZIONE DEL LECCE – "Nonostante le difficoltà siamo un club sano. In questi anni siamo stati richiamati più volte a ripianare le perdite. Il campionato scorso ha messo in ginocchio molte società di serie A, stante l’assenza dei ricavi dello stadio e delle tv. A molti sfugge che non abbiamo mai percepito l’ultima rata di Sky, c’è un contenzioso i cui esiti sono ancora incerti. Il bilancio al 30 giugno scorso per il Lecce dovrebbe chiudersi in pareggio, un risultato che ha del miracoloso. Questo bilancio ha un peso da scontare: siccome la stagione si è prolungata nei mesi di luglio e agosto, questi due mesi graveranno sulla serie B. Sono stati due mesi gravosi durante i quali abbiamo speso molto nelle trasferte e abbiamo incassato nulla. In B portiamo un monte ingaggi figlio di un campionato di serie A. Il paracadute è di 10 milioni, ma 3 devono essere restituiti come contributo di solidarietà alla B e alla C, in più una somma di 600 mila euro anche alla Lega Pro. Il paracadute è di 7 milioni quindi e questo copre la metà del monte ingaggi che abbiamo trascinato dalla A alla B". MERCATO – "Ci stiamo muovendo con prudenza. Abbiamo fatto cinque operazioni in entrata, alcune a titolo oneroso. Gran parte di A e B sono bloccate perché prima di poter acquistare devono cedere. Noi per non creare questo vincolo abbiamo deciso di fare un versamento nel club a fine agosto di circa due milioni, che ha consentito al Lecce di essere una delle poche società a non dover cedere prima di acquistare. Per questo il direttore Corvino si è potuto muovere in entrata da subito. Le cessioni stanno gradualmente avvenendo, Benzar e Shakhov ad esempio sono stati ritenuti non funzionali al progetto tecnico. Non c’è da meravigliarsi se società retrocesse dalla A alla B hanno dovuto realizzare operazioni in uscita importanti, come quelle fatte da Brescia e Spal. Noi in questo momento non abbiamo realizzato plusvalenze, vedremo il mercato come si svilupperà con grande serenità ma questa è una variabile che incide sul nostro mercato. I giocatori che pensavano di avere mercato in A se non dovessero averlo non andremo certo a sostituirli. Il nostro quadro non è desolante, è uno dei più stabili, ma è giusto sottolineare il periodo che si sta attraversando. È un momento cruciale del calcio, non si può far finta che sia tutto normale. Se esiste un termine per le offerte ai big? In questo momento non abbiamo avuto offerte per Falco e Petriccione, c'era stato un sondaggio del Monza su Mancosu però la tipologia del contratto consentiva di trattare direttamente con il giocatore e il suo agente. La trattativa non è decollata sul nascere, non so se per la clausola o per l'ingaggio del giocatore. Non so nemmeno se le parti si sono incontrate. Mancosu è una persona meravigliosa che ha dato tantissimo a questa squadra. Rappresenta il prototipo del giocatore che si è conquistato tutto da sé. Durante il lockdown gli allungammo il contratto, nell'incertezza decidemmo così e d'accordo col suo agente è stata messa questa clausola che consentiva al giocatore laddove fosse arrivata un'opportunità di giocare nel calcio che conta a lui di coglierla e a noi di ristorarci economicamente. Questa cosa non si è verificata. In questo momento storico, questi giocatori avevano legittime aspettative di mercato in A ed è possibile che queste possano rimanere deluse. Se restano qui saranno uguali a tutti gli altri giocatori e dovranno dare il 200%. I ragazzi sono intelligenti e questo lo stanno capendo. Se rimangono devono farlo con la testa, altrimenti non avranno un bonus e rischiano di farsi male due volte, restando qui e non essendo protagonisti. Più si avvicina la fine del mercato e più diventerà complicato farli uscire, questo è chiaro. Mercato in entrata? Ci sono trattative che avremmo potuto chiudere facilmente con prestito secco, ma a queste condizioni le operazioni non le chiudiamo. L'ultima è Bouah, lì avremmo chiuso facilmente con il prestito ma noi stiamo cercando la quadra con un diritto di riscatto a cifre consone. Se non si raggiunge l'accordo l'operazione non la facciamo. Se avessimo voluto il prestito secco il giocatore sarebbe già qui. Lavorare con i prestiti secchi significa lavorare per gli altri club". LECCE PROGRAM – "E’ un meccanismo di fidelizzazione bellissimo, stiamo avendo una prova da affetto da parte della gente, ma sappiamo che non può avere i numeri della campagna abbonamenti. I tifosi vanno ringraziati, nonostante non abbiano la certezza di accedere alle partite stanno dando un segnale di voler esserci". SPONSOR – "Quest’anno a partire dalla prima partita col Pordenone abbiamo le posizioni della maglia assegnate. Gli sponsor saranno Maffei nella classica posizione di co-sponsor, Banca Popolare Pugliese sulla manica, sul pantaloncino ci sarà Vivaticket, sul retro della maglia ci sarà il ritorno di Barocco energia. Sulla posizione di main sponsor, viste le difficoltà di tutte le aziende di reggere una sponsorizzazione, abbiamo deciso di utilizzare un meccanismo di rotazione. Ci saranno nostri partner commerciali che saranno presenti ogni 5 o 10 partite". COMPOSIZIONE SOCIETARIA – "Non cambierà, avremo la stessa ripartizione di percentuali. Non ci saranno modifiche. La figura di De Picciotto è presente e partecipe della vita societaria. Le componenti societarie sono invariate". L’ASPETTO SPORTIVO – "Le stagioni post-retrocessione sono complicate. La squadra va completata ma in questo momento rappresenta il nostro progetto. Sono arrivati alcuni giovani di proprietà e altri funzionali alla categoria per essere competitivi da subito. Dobbiamo affrontare il campionato con intelligenza. Se pensiamo di affrontarlo con la presunzione di chi viene dalla serie A si rischia di ritrovarsi a lottare per non retrocedere in serie C. Pensare che siccome veniamo dalla A ci sia dovuto qualcosa è un rischio che non possiamo correre. Corini è intelligente, un grande lavoratore e una persona per bene. Lui come noi vuole fare il meglio possibile. Se dovessimo riuscire a fare qualcosa di straordinario proveremo a cogliere i risultati. Il nostro però è un progetto triennale, viviamolo come un percorso durante il quale si sta costruendo qualcosa. Nulla ci è dovuto in questo campionato, se saremo bravissimi saremo competitivi da subiti, altrimenti costruiremo per conquistare l’obiettivo in tre anni. Questa è una squadra dove se tutti fanno il massimo sarà competitiva da subito, per il modo in cui la stiamo costruendo". STADIO - "Il comune ha pubblicato il bando per l'assegnazione dello stadio. Il Lecce parteciperà a questa gara. Rimane confermato che parteciperemo con la prospettiva di gestire lo stadio per eventi sportivi ma anche con eventi legati allo spettacolo con il nostro partner Vivaticket". CORDOGLIO – “Da parte di tutti noi un pensiero all’arbitro De Santis e alla sua compagna Eleonora Manta, questa mattina ho chiamato il presidente dell’AIA Lecce per esprimere la nostra vicinanza. La vicenda ci ha scosso molto“.
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