Ecco Ahmed Touba: un mancino naturale tenace, ambizioso e versatile
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Si sa, la Serie A è un animale feroce. Per affrontarlo, c’è bisogno anche di elementi che, seppur giovani sulla carta di identità, hanno sul proprio curriculum notevole esperienza – anche in campo internazionale – da poter mettere a disposizione del proprio team per il raggiungimento dell’obiettivo della salvezza nella massima serie. E’ stato sicuramente questo il dettame che ha spinto il Lecce a ingaggiare Ahmed Touba, difensore algerino di 25 anni proveniente dal club turco dell’Istanbul Başakşehir, giunto alla corte di Via Costadura con la formula del prestito temporaneo con obbligo di riscatto al concretizzarsi di alcune condizioni.
Vista la natura dell’operazione, chiunque potrebbe pensare che uno come Touba non andrà mai oltre il livello del classico comprimario di passaggio. Invece, sorprenderà un po' tutti sapere che, nel corso della carriera, il suo nome è stato accostato ad una miriade di club di tutta Europa, più o meno importanti, che senza dubbio testimoniano non solo quello che il suo talento aveva fatto intravedere durante i primi anni della sua carriera, ma anche la costanza di rendimento ottenuta durante le ultimissime stagioni. Solo nel recente periodo, infatti, Touba si trovava sul taccuino degli osservatori e dei direttori sportivi di Nantes, Real Betis e Watford così come dell’Almeria; ancor prima, lo cercavano il Fortuna Dusseldorf, l’AEK Atene, il Lione, il Siviglia, il Watford, il Bournemouth e il Feyenord, il Lille e il Monaco così come l’Olympique Marsiglia, la Lazio, l’Ajax, il Monza, il Besiktas e ancora l’Olympiakos, il Bayer Leverkusen, il Celtic, il Benfica, l’Angers e il Tolosa. Da giovanissimo, Touba era finito nel mirino di Valencia e Borussia Dortmund nonché dalla Salernitana. Si tratta quindi di un elemento che ha goduto e gode di una certa considerazione e con un’aurea importante per gli standard attesi e sperati.
Ahmed Touba Benbelkheir nasce a Roubaix (cittadina tanto cara agli appassionati di ciclismo) il 13 Marzo 1998 da genitori algerini originari di Biskra, città situata alle porte del Sahara berbero. Sebbene viva in Francia, il piccolo Ahmed trascorre spesso, ogni anno, lunghe vacanze con la sua famiglia proprio nella nazione di origine: ‘A volte rimanevamo più a lungo delle vacanze scolastiche perché rimanevamo per diversi mesi. Ho tanti parenti lì, sono cresciuto con i miei cugini di sangue. Sono molto legato alla mia regione’, confessa. All'età di cinque anni, si trasferisce con i suoi in Belgio e qui inizia a giocare a calcio all'età di 8 anni nell'RFC Tournai, dove resta fino al 2009. Successivamente, si sposta in numerose selezioni giovanili in Belgio, entrando fra i ranghi del Mouscron (per due anni) e dello Standard Liegi (per tre anni). Dopodiché, si reca in Francia nel 2012 e fa una breve esperienza con i giovani del Valenciennes FC2, poi torna nuovamente in Belgio (nel 2013) e questa volta si aggrega all'SV Zulte Waregem, dove rimane per due anni, per firmare finalmente nel 2015 con la formazione del Club Brugge KV, club con il quale comincia ufficialmente la parabola ascendente della sua carriera.
Sven Vermant (ex calciatore belga), il suo nuovo allenatore, decide di farlo esordire nella Youth League, in un gruppo di qualificazione formato dai pari età di Leicester City, FC Copenhagen e FC Porto. Nella sua prima partita, il 13 settembre 2016, contro i Foxes, gioca 90 minuti da terzino sinistro e la sua squadra vince per 2-1. A seguito della sua performance più che positiva, il tecnico belga opta per farlo partire da titolare in tutte le partite successive: in particolare, nella partita di ritorno contro la stessa squadra del Leicester, in un match abbastanza teso, fornisce un assist per il suo compagno di squadra Dennis Van Vaerenbergh, il quale segna il secondo gol per i suoi prima dell'intervallo. A fine match, arriva la vittoria per 3-2. Nell'ultima partita del girone, il 3-0 patito contro il Copenhagen condanna il Bruges all’eliminazione per differenza reti.
Nonostante questa debacle in Europa partecipa, quattro mesi dopo, nel 2017, al Torneo di Viareggio: gioca le prime due partite contro l'Under 19 del Genoa (pareggio per 2-2) e del Parma, al quale segna il suo primo gol con la squadra del Bruges nella vittoria per 3-2. E’ l’ultimo match a cui prende parte durante la manifestazione: da lì in avanti resta in panchina e non viene messo a referto per il resto del torneo. Entra però nel mirino di molti prestigiosi club europei.
Assoanalisti, dopo averlo osservato adeguatamente e aver fornito il video qui in alto sul proprio sito ufficiale, descrive le prestazioni di Touba al Torneo di Viareggio: ‘Il piede forte di Touba è il sinistro e fa della velocità una delle sue armi migliori. Questa caratteristica infatti risulta essere molto preziosa per la sua squadra in entrambe le fasi di gioco. In fase di possesso palla collabora spesso eseguendo trasmissioni uno-due con il centrocampista esterno di sinistra il quale, giocando a ridosso del play di centrocampo, libera spazio sulla catena esterna per Touba che può aggredire lo spazio in profondità, palla al piede, creando spesso situazione di superiorità numerica e di uno contro uno puntando in velocità frontalmente l’avversario. Sempre in fase di possesso, possiamo apprezzare Touba anche nei movimenti senza palla e nelle sue veloci sovrapposizioni, da una situazione di sovrapposizione infatti è scaturita l’azione che ha portato alla concessione del rigore per il Brugge (per il momentaneo 0-1): con la sua velocità ha potuto aggredire frontalmente la linea di difesa avversaria senza palla mentre questa indietreggiava correndo a protezione della porta dando a Touba le spalle e facilitando chiaramente a quest’ultimo la giocata senza palla. In fase di non possesso possiamo notare come Touba sia abile a leggere le traiettorie avversarie anticipando spesso l’avversario contrapponendo il corpo tra palla ed avversario, inoltre sa sfruttare la sua velocità per eseguire rapide chiusure a protezione della propria porta ed è abile a sfruttare la sua struttura fisica per contrapporsi tra palla ed avversario; molto bene anche negli intercetti bassi dove dimostra sempre di essere deciso nel cercare il recupero ed una veloce transizione positiva. Questo forte n. 5 del Club Brugge ha una doppia dote dalla quale il gioco collettivo della propria squadra trae vantaggio: infatti i suoi costanti movimenti senza palla garantiscono sempre ampiezza e profondità durante la costruzione dell’azione, dando la possibilità di conseguenza ai compagni di contare su importanti e continui appoggi utili al mantenimento del possesso palla ed avanzare verso la porta avversaria in superiorità numerica’.
A seguito delle sue buone performance nel principale organico giovanile del club, l'allenatore della prima squadra, Michel Preud'homme, decide di integrarlo tra i professionisti. ‘Devo la mia svolta al Club Brugge a due persone: Sven Vermant, il mio allenatore dell'Under 17 e dell'Under 21, che segue tutte le mie partite fino ad oggi, e Michel Preud'homme, che mi vide giocare per la prima volta in una partita delle riserve contro il Lokeren e quel giorno decise di portarmi in prima squadra a fine stagione, mentre in realtà veniva per Lior Refaelov, che sarebbe rientrato dopo un grave infortunio. Ho pensato che la mia carriera potesse decollare definitivamente...', confessa Touba. L’esordio arriva l’1 Maggio 2017, in occasione della sessione della poule scudetto, nella gara contro lo Zulte Waregem (curiosamente, proprio la società dalla quale era approdato al Bruges): subentra in sostituzione di José Izquierdo all’80° minuto, agendo da terzino sinistro e amministrando il vantaggio per 2-1 che poi diventa il risultato finale. Da lì in poi viene sempre impiegato (in alcune occasioni anche da titolare, un risultato ragguardevole per un ragazzo di 19 anni) e chiude la stagione con 5 presenze, ma anche con il prolungamento del contratto con il Bruges fino al 2021.
La stagione 2017/2018 si apre per Touba con il terzo turno preliminare di Champions League, da lui giocato sia all’andata sia al ritorno: nel primo incontro subentra al 58° al posto di Laurens De Bock, mentre, nel secondo, resta sul campo per più di un ora giocando da esterno di centrocampo, ma rimediando una sconfitta che sancisce l’eliminazione dalla competizione iridata. In campionato, gioca alla seconda giornata contro il KAS Eupen (match vinto 2-1) ma viene sostituito a fine primo tempo. Non trova più spazio dell’undici titolare di coach Leko e addirittura passa diverse settimane senza essere convocato. A metà novembre 2017, una tegola enorme: Touba subisce un infortunio all’anca che lo costringe ad andare sotto i ferri, a fermarsi per 4 mesi e a rallentare il suo percorso di crescita, frenando di fatto i suoi progressi. Dopo il recupero, trova minutaggio solo alla terzultima giornata (Standard Liegi – Bruges 1-1) e soltanto per 4 minuti. Poi, gioca un altro tempo nella gara dei playoff disputata contro il Gent (e persa) l’8 Aprile 2018 e non vede più il rettangolo verde. A fine annata, però, arriva il titolo nazionale per il Bruges e quindi Touba festeggia con i suoi compagni il trionfo iridato.
Lo staff tecnico del club decide di far maturare Touba altrove, magari in un campionato meno probante e che può dare più tempo e possibilità alle sue qualità di emergere senza pressioni. Il 31 Agosto 2018, così, passa in prestito temporaneo all’Oud-Heverlee Leuven, militante nella Proximus League belga, ovvero il campionato cadetto. Qui, esordisce l’8 Settembre 2018 da esterno di fascia sinistra nella sfida della seconda giornata contro il Lommel (1-1). Passa poi al ruolo di terzino sinistro e raccoglie un minutaggio soddisfacente, fin quando non è costretto a fermarsi per 3 settimane a causa di un fastidio alla coscia. Il suo allenatore Nigel Pearson lo attende ma poi non è soddisfatto del suo rendimento, soprattutto sul finire della stagione. Così, Touba arriva a dicembre con la sua ultima presenza e poi non viene più convocato. La stagione, quindi, non è per Ahmed così positiva, né a livello personale, né a livello di squadra, visto che il suo club delude le attese e si piazza solo settimo.
Ahmed torna così alla base, ma viene nuovamente dirottato altrove, sempre a titolo temporaneo. Il 27 Agosto 2019 approda al PFK Beroe Stara Zagora, sodalizio militante nella prima divisione bulgara. Debutta con la sua nuova squadra il 21 Ottobre 2019, nel match di campionato perso contro lo Slavia Sofia, nel quale gioca da terzino sinistro. Poi, la trasformazione: Touba viene spostato in posizione più centrale (‘mi sono sempre allenato per stare a sinistra, ho iniziato sulla fascia sinistra poi a Bruges i diversi allenatori mi hanno spostato a terzino sinistro. Quest'anno, invece, il mio allenatore mi fa giocare al centro della difesa, a sinistra. Non ci avevo mai giocato prima, ma comincia a piacermi. Soprattutto perché la struttura fisica adatta per questa posizione ed è un bene per me in questo momento’) e mantiene la titolarità in quel ruolo per tutta la competizione. La compagine del Beroe arriva sesta nel campionato regolare e accede, quindi, alla poule scudetto, dalla quale viene estromessa anzitempo. A fine anno, sono 18 i match disputati, fra cui due in Coppa di Bulgaria, il cui percorso di avanzamento è interrotto agli ottavi a causa della sconfitta subita dal CSKA Sofia (3-4).
Terminata l’esperienza in Bulgaria, Touba decide di cambiare aria definitivamente. Così, il 29 agosto 2020 – da svincolato - firma per tre stagioni con l'RKC Waalwijk, club di Eredivisie, la principale categoria calcistica olandese. Il direttore Frank van Mosselveld dichiara al suo arrivo: ‘Come abbiamo detto svariate volte, cercheremo con pazienza e attenzione rinforzi qualitativi per la nostra squadra. Nella persona di Ahmed abbiamo il rinforzo difensivo desiderato. Seguiamo Ahmed da qualche tempo e abbiamo avuto diverse piacevoli conversazioni con lui. Ahmed vestirà la maglia dell'RKC per diversi anni. È un difensore giovane, potente e di talento che si adatta bene al nostro stile di gioco’; Martin Jol, allenatore olandese, è invece certo che ‘con Ahmed Touba, al Waalwijk hanno trovato l'uovo di Colombo’. Finalmente, quindi, l’algerino trova una società che decide di puntare ciecamente su di lui, tant’è che diventa titolare come difensore centrale nel 4-3-3 di Fred Grim. Il debutto avviene il 13 Settembre 2020 nella sconfitta casalinga (0-1) contro il Vitesse. Sebbene sia un anno difficile per il roster di cui fa parte (la salvezza arriva all’ultima giornata e per il rotto della cuffia), Touba si distingue con ottime esibizioni (media voto di 6,95, 5 clean sheet con lui in campo e addirittura una media di 3,7 salvataggi per partita) e attira l’attenzione di grandi club olandesi come l’Ajax e l’AZ Alkmaar durante il mercato invernale.
Rimasto fra i gialloblu, Touba porta a termine il campionato, ottenendo uno score di 32 presenze (e 2877 minuti giocati), arricchite da ben 3 gol (rifilati, nell’ordine, al Venlo, allo Zwolle e all’Emmen) e un assist per Ngonge, calciatore attualmente al Verona.
L’annata 2021/2022 vede Touba ancora al Waalwijk, sempre da titolarissimo, fino all’inverno: fra dicembre 2021 e gennaio 2022, infatti, patisce uno stiramento dei legamenti del ginocchio che lo costringe ai box per 5 settimane.
Rientra a pieno regime a metà febbraio 2022 e porta a termine un torneo che vede lui e i suoi fare un balzo importante in classifica rispetto l’anno precedente: decimo posto, a soli tre punti dall’Europa. Per Ahmed, sono 28 le gare disputate, a cui si aggiunge un assist e una straordinaria mole di lavoro difensivo (ben 3,9 salvataggi per partita, 2,1 recuperi per match e il 62% dei contrasti vinti, ma anche qualcosa come 7 ammonizioni). In più, racimola una presenza nella Coppa dei Paesi Bassi, in occasione dell’incontro nei quarti di finale, perso a causa dell’AZ Alkmaar.
La stagione 2022/2023 è per Touba davvero importante: sebbene non inizi con la sua titolarità, lentamente si afferma grazie alla sua costanza di rendimento e alla sua affidabilità, diventando il difensore centrale di sinistra di prim'ordine dell’Istanbul Başakşehir, il quale lo acquista dall’Olanda per una cifra di circa 2 milioni di euro, offrendo un contratto di tre anni con opzione di prolungamento per altri dodici mesi. In campionato, prende parte a 24 gare (con esordio alla prima giornata, con 10 minuti da subentrato, nel 4-0 rifilato al Kasimpasa), delle quali 21 dal primo minuto, con una media di 78 minuti di impiego a partita. Entra addirittura nel novero, seppur per una sola volta, della Squadra della Settimana del torneo elaborata da Sofascore.
In attacco, il rendimento di Touba è – ovviamente – nullo, sebbene riesca comunque a raggiungere la quota di 0,2 tiri a partita. In difesa, invece, è un faro: 68,8 tocchi del pallone di media a gara, con 0,3 passaggi chiave dispensati per ogni match ma soprattutto l’88% di precisione sui passaggi (‘splittata’ in 94% per quelli effettuati nella propria metà campo, 79% per quelli rilasciati nella metà campo avversaria e 55% sulle palle lunghe).
Con lui il campo, l’Istanbul Başakşehir mantiene la porta inviolata per ben 4 volte (grazie anche alle quali il club raggiunge il 5° posto finale nella Super Lig turca), soprattutto per merito dei suoi 1,3 recuperi di media a partita, del tackle netto per gara e ben 3 salvataggi di media per incontro. Accanto a tali numeri, senz’altro lusinghieri, Touba però registra alcune defaillance: è autore di un errore che porta poi alla conclusione degli avversari e causa ben due falli da rigore a sfavore. Oltretutto, sul piano disciplinare ottiene 3 ammonizioni ma anche un’espulsione per somma di cartellini gialli. Touba, inoltre, vince il 52% dei contrasti (54% a terra, 48% aerei) e commette 1,1 falli per gara (contro gli 0,7 subiti). Molti i possessi persi (8,1 per match). Con una media voto di 6,83, Touba è il 15° calciatore dell’Istanbul Başakşehir per rendimento secondo Sofascore, in una formazione che comunque annovera personalità importanti del calibro di Leo Duarte, Januzaj, Lucas Biglia, Bertrand Traorè, Stefano Okaka e, soprattutto, il fuoriclasse Mesut Ozil.
In più, Touba disputa tre partite di qualificazione alla Conference League (nelle quali realizza l’unico gol della sua stagione, rifilato durante il 3-0 della gara di ritorno del terzo turno contro gli islandesi del Breidablik), ben 7 match di Conference League (compreso il successo, da titolare, per 3-0 ottenuto il 15 settembre 2022 contro la Fiorentina) e 5 gare di Coppa di Turchia, conclusasi amaramente in finale con la sconfitta rimediata dal Fenerbahce per 2-0. In totale, l’annata per Touba si chiude con 39 match disputati, un gol realizzato, 6 ammonizioni, due espulsioni e 2981 minuti di gioco effettivo in cascina, i quali avrebbero potuto essere di più se il giocatore non avesse patito due piccoli fastidi muscolari, uno a fine ottobre e l’altro fra fine dicembre e inizio gennaio.
Nella stagione attualmente in corso, Touba ha già registrato una presenza, proprio nell’Istanbul Başakşehir, allenato da una vecchia conoscenza del calcio italiano come Belozoglu Emre: 57 minuti nella gara di apertura della Super Lig turca (da terzino sinistro, fra l’altro) la quale vede la sconfitta del suo club per 2-0 contro l’Alanyaspor il 14 Agosto 2023. Poi, il trasferimento a Lecce, ultima tappa di un’esperienza nel calcio che conta 147 presenze fra i vari club di militanza, 5 marcature e 3 assist.
Stando ad alcune indiscrezioni non ufficialmente confermate, il trasferimento di Touba lontano dalla Turchia era stato richiesto direttamente dal calciatore, il quale inizialmente avrebbe voluto rescindere il suo contratto con il club dell’Istanbul Başakşehir per questioni finanziarie, legate a diverse mensilità arretrate non pagate. Il prestito al Lecce giunge quindi in un momento critico ma che può segnare un autentico punto di svolta per lui.
Touba è in possesso di tre cittadinanze: francese (per nascita), belga (per permanenza territoriale) e algerina (per origine familiare). Sulla scelta della sua rappresentatività in chiave Nazionale, solo le ultime due hanno avuto potere decisionale. Ahmed infatti dà inizialmente la propria disponibilità ad essere convocato nelle selezioni giovanili della nazionale belga, tant’è vero che raccoglie due ‘chiamate’ nell’organico Under 17, senza mai debuttare. Il 14 gennaio 2016, Touba entra a far parte del Belgio Under 18 e registra una sola presenza (lo 0-6 patito contro l’Italia di Marco Tumminello e Simone Lo Faso). Dopodichè, Gert Verheyen (già CT dell’Under 18) lo porta con sé anche nella selezione Under 19, con la quale debutta il 4 settembre 2016 nella vittoria per 1-0 ottenuta contro i pari età dell’Inghilterra. L’esperienza si conclude con 6 caps complessivi, durante i quali agisce anche da terzino sinistro e da quinto di centrocampo. Il 9 ottobre 2020, Touba esordisce nell’Under 21 belga, disputando da titolare tutto il match di qualificazione agli europei di categoria vinto per 5-0 contro il Galles. Raccoglie un’altra presenza circa un mese dopo, in occasione della sconfitta rimediata contro la Bosnia (2-3).
Poi, nonostante un rinvio ‘forzato’ a causa delle limitazioni del Covid e i tentativi della federazione belga di persuaderlo a vestire la casacca rossa (‘apprezziamo il potenziale, il talento e il profilo specifico di Ahmed. Può giocare a sinistra della difesa o da terzino. Sono due ruoli importanti nella squadra. Se continua a progredire ha sicuramente la possibilità di essere convocato in Nazionale. Il nostro programma è molto fitto per i prossimi 18 mesi e Ahmed fa parte di un pool di giocatori che seguiremo prima di ogni incontro della Nazionale’, confessa il CT Martinez), decide di abbracciare la causa algerina: ‘È stata una scelta che ho fatto con il cuore. Vivo e risiedo da molto tempo in Belgio, ma l'Algeria è il paese della mia famiglia, il paese da cui provengo. Sognavo di giocare per quella nazione e ora è realtà. Quando l'ho detto alla mia famiglia, tutti erano molto felici ma anche molto orgogliosi. Non è dato a molti calciatori rappresentare il proprio Paese. Il calcio è molto importante in Algeria’, confessa Ahmed. Esordisce con la nazionale berbera il 3 giugno 2021 nel successo per 4-1 ottenuto sulla Mauritania, gara nella quale Touba offre l’assist per il gol di Feghouli che apre le danze. Viene selezionato per altre partite, anche se per la maggior parte degli impegni dell’Algeria non viene considerato oppure non accoglie la chiamata a causa di infortuni. E’ però fra i selezionati della formazione che cerca di qualificarsi ai Mondiali (fallendo nel doppio incontro decisivo opposti al Camerun) e alla Coppa D’Africa 2023 (ottenuta da primi in classifica del girone F). La sua ultima gara con la maglia dell’Algeria è, al momento in cui scriviamo, quella del 20 giugno 2023: Touba gioca tutti i 90 minuti in posizione di terzino sinistro nell’1-1 rimediato contro la Tunisia. Finora, Ahmed ha in curriculum 11 caps in nazionale, impreziosite da un gol (al Camerun, nell’1-2 patito durante i supplementari in occasione del match di ritorno del già citato terzo turno di qualificazione ai Mondiali) e un assist.
Il ritratto di Ahmed Touba disponibile su Football Manager 2023 parla di un difensore centrale che potrebbe ancora migliorare, di piede sinistro e personalità ambiziosa, alto 190 centimetri e con un peso forma di 86 chilogrammi. Quello che balza subito all’occhio è la sua duttilità potenziale di impiego, in quanto è sì considerato come un marcatore centrale, ma può disimpegnarsi in altri ruoli e su svariate posizioni. Senza dubbio, il suo ruolo d’elezione è quello del difensore che imposta, secondo il quale può impedire le azioni avversarie e spazzare quando necessario ma, a differenza dei colleghi, viene incoraggiato a tentare lanci in profondità i quali, ribaltando il fronte di gioco, generino pericolose azioni di contropiede. Può però agire come difensore senza fronzoli, ovvero con l’obiettivo di conquistare il pallone e lanciarlo lontano dalla propria area in modo semplice ed efficace, prendendosi meno rischi possibile. Inoltre, può essere schierato come difensore centrale semplice, ruolo nel quale – specialmente nelle tattiche più aggressive – deve avere anche la capacità di aiutare la sua squadra a mantenere il possesso e proporre passaggi semplici per i giocatori più creativi. Ma non è tutto: Touba ha nelle sue corde la possibilità di giocare a sinistra come terzino senza fronzoli, come terzino classico, come terzino fluidificante o addirittura come esterno completo. In più, può essere impiegato qualche metro più avanti, persino come ala o come ala che pressa, come centrocampista laterale o come regista largo. Nel mezzo del campo, Touba può disancorarsi dagli impegni di marcatura e può discretamente trovare impiego come incontrista, come centromediano metodista, come mediano incontrista o come centrocampista difensivo. Addirittura, potrebbe salire ancor di più, diventando (in emergenza, s’intende) un centrocampista centrale difensivo, un carrilero oppure un centrocampista di quantità con funzioni di supporto.
I principali punti di forza di Ahmed Touba secondo il videogame calcistico manageriale sono da ricercarsi nel suo grande coraggio (il quale lo farà tuffare in situazioni di cui gli altri si terranno alla larga), nella sua esperienza in Nazionale, nella possibilità di poter essere allenato a tempo pieno per sviluppare la tendenza di utilizzo come centrocampista difensivo, nella sua estrema versatilità, nella sua affidabilità e nel suo dare il massimo per la causa, nella sua costanza di rendimento, nel suo essere ambizioso e sempre focalizzato nel vincere e nel suo essere quasi vicino al suo massimo potenziale di rendimento. Di contro, Touba non riesce, solitamente, ad adattarsi al gruppo centrale di una squadra, dovrebbe essere assegnato ad un regime di allenamento per migliorare i suoi passaggi, gioca solo con un piede e non ha una particolare predilezione per i big match.
Sul piano mentale, Touba imposta il suo gioco sull’aggressività ed ha enorme ambizione e voglia di ‘arrivare’. Estremamente temerario, non mostra un’elevata percentuale di compostezza nel suo essere in campo e certe volte va in difficoltà se deve prendere delle decisioni drastiche. E’ discretamente determinato ma non ha una leadership di livello per uno come lui. Può senza dubbio accrescere il suo grado di professionalità, il suo temperamento, il suo indice di lavoro di squadra e, soprattutto, la sua propensione di sacrificio in allenamento, ma ce la mette tutta e dimostra senza dubbio buon impegno. La gestione della pressione e la visione di gioco sono sicuramente due punti deboli sui quali intervenire prima possibile, se vuole raggiungere certi standard di rendimento.
La caratteristica più importante di Ahmed Touba secondo Football Manager 2023 è senza alcun dubbio il coraggio (18/20) e a seguire l’aggressività (16/20). Forte, bravo nel gioco aereo e con una valida integrità fisica, è abbastanza veloce considerando la sua mole e la sua posizione ed è resistente e freddo. Ha una tecnica discreta, la quale – unita al controllo palla di livello – lo rende affidabile con la sfera fra i piedi. Purtroppo, ha una visione di gioco piuttosto limitata e ha poco carisma.
L’abilità attuale di Ahmed Touba secondo Football Manager 2023 è pari a 60/100, mentre quella potenziale è quantificata in 63/100.
Su Touba è arrivata anche la comparazione fra i suoi valori e il suo modo di giocare e quelli di calciatori a lui simili che hanno calcato i campi della Serie A negli ultimi 5 anni. A crearla è stato Matthias, un data analyst appassionato di calcio italiano, danese e brasiliano, il quale ha rielaborato alcune statistiche di Wyscout per creare un database rappresentativo degli stili di gioco, le ha normalizzate, le ha rapportate in una matrice di similarità e le ha inserite in un algoritmo di riduzione della dimensionalità (tipo principal components analysis) per individuare delle variabili latenti come combinazioni delle variabili iniziali, analizzando le correlazioni tra esse. Ebbene, da questo studio è emerso che quello che possiamo aspettarci da Touba è in linea con le performance – fra gli altri - di Ibanez della Roma del 2021, Danilo della Juventus del 2022 e Scalvini dell’Atalanta del 2022.
Alejandro Parra, freelancer esperto di calcio turco, ha detto la sua su Ahmed Touba, spiegando, proprio a Pianetalecce, che ‘è un ottimo difensore. Nella seconda parte della scorsa stagione non ha mantenuto il suo solito – alto - livello, ma in generale mi ha sempre lasciato una buona impressione. Penso sia pronto per la Serie A. Ha un buon piede sinistro e sul gioco aereo è stato eccellente in quasi tutte le partite che ho visto. Con un difensore di esperienza e qualità al suo fianco (penso a Baschirotto o Pongracic), come nella prima parte della sua esperienza nell'Istanbul Başakşehir, potrà crescere ancora di più. Touba può giocare anche da terzino sinistro, ma in Turchia lo ricordo giusto in un paio di partite in quella occasione. Nella scorsa Conference è stato uno dei migliori difensori della fase a gironi (4/5 partite senza subire gol e appena una rete presa); l'unica partita che il Başakşehir ha perso è stata il 2-1 contro la Fiorentina, ma in quell'occasione risultava indisponibile’.
Radar Scout descrive così Ahmed Touba su Twitter: ‘Ahmed, che ha iniziato a giocare come terzino, ha una buona accelerazione e una valida velocità di base, mentre il suo equilibrio fisico e il suo cambio di direzione sono un pò più limitati. In lui è presente il 'talento' caratteristico del calciatore algerino. Non è specializzato tecnicamente in un fondamentale particolare, ma è capace di fare tante cose e per il suo apporto complessivo è un discreto difensore. Il numero dei duelli fisici portati a termine con successo è buono, così come l’efficacia del suo gioco aereo. Riesce a recuperare un buon numero di possessi, solitamente lanciandosi in intercettazioni efficaci e meno sulle pure stoppate. Sui lanci lunghi, la sua efficacia di passaggio si riduce ma resta nei limiti consentiti per il ruolo che ricopre. È qualcuno che può portare la squadra ad attaccare con un singolo passaggio e prova anche passaggi intermedi e intelligenti con discreto successo. Rientra sicuramente nella categoria dei difensori offensivi. Ha uno stile difensivo particolare, con il quale non fa fatica ad emergere. Forse è un pò sotto il livello massimo che ci si poteva aspettare da lui all’inizio della carriera. Data la sua ecletticità d’impiego, può tranquillamente essere schierato come difensore centrale, come braccetto in una difesa a 3 o persino come esterno difensivo in un pacchetto arretrato a 5 uomini. Sicuramente, la sua peculiarità principale è l’aggressività’.
Davor Milito, talent scout e agente intermediario FIFA per alcuni calciatori, ha il suo pensiero su Touba: ‘190 centimetri, fisico molto imponente e baricentro alto, ricorda molto Lucio da questo punto di vista. Ha una muscolatura forte e allungata e una corsa veramente fluida, fatta di falcate non super rapide ma lunghe, magari lievemente appesantita in alcuni frangenti ma è un qualcosa che ci può stare in questo tipo di giocatore. La parte superiore del suo corpo è davvero consistente. Il suo punto più alto, sebbene fosse titolare all’Istanbul Başakşehir, lo ha forse mostrato durante la sua militanza al Waalwijk: lì ha veramente dimostrato le sue doti di corsa, di trattare il pallone in possesso, nonostante una tecnica non proprio sopraffina. Ha un tiro dalla distanza secco e potente, ma è soprattutto difensivamente che sa farsi valere. Con le sue lunghe leve, infatti, riesce a star dietro anche ad avversari più veloci e brevilinei. In Italia dovrà centellinare la sua forza fisica, così come la sua tendenza a buttarsi in avanti. E’ dotato di ‘sana ignoranza’: il suo sinistro è discreto, lo dosa bene e lo usa per tutti i tipi di passaggi, sia brevi, sia medi (soprattutto), sia lunghi, però sa anche essere un marcatore posizionale vecchia scuola, magari contrapponendosi a un tiro. Sa farsi valere sui contrasti alti, dando qualche spallata efficace. Per il Lecce può essere un giocatore molto, molto interessante, in primis per la sua fisicità, poi per l’esperienza maturata (andrebbe a coprire, in tal senso, il buco lasciato da Umtiti) e, infine, per il fatto che è l’unico centrale mancino in rosa. Con lui, i giallorossi possono dire di avere una difesa granitica, perché già avere – ad esempio – un Baschirotto e un Touba davanti preoccuperebbe più di un attaccante che deve poi fronteggiarli. Il profilo di Touba è discretamente simile a quello di Baschirotto: sono entrambi difensori veloci e aggressivi. Per me, sarà una diga per il Lecce’.
Un’analisi interessante è stata stilata da Voetbalzone quando Ahmed Touba era annoverato nella rosa dell'RKC Waalwijk, proprio al suo climax. Tale focus metteva in evidenza come il difensore algerino fosse bravo sul gioco aereo e avesse anche una buona velocità con una meravigliosa capacità di scivolata, non ricorrendo a falli troppo spesso.
Inoltre, lo ‘studio’ sottolineava una peculiarità importante: la capacità di Touba di costruire gioco per la squadra con la palla al piede. Ciò era testimoniato dal fatto che nella stagione 2020/2021 rivestiva un ruolo chiave nella preparazione della fase offensiva e che era in grado di coprire molti metri con la palla ai piedi: ben 4654. Solo il difensore del Vitesse, Riechedly Bazoer, era riuscito a fare meglio (5560 metri). Ciò ha significato come Touba si sia posizionato prima, in questa speciale classifica, di giocatori come Teun Koopmeiners (oggi all’Atalanta, 4644 metri), Daley Blind (nazionale olandese, 4541), Ryan Gravenberch (ora un enorme talento del Liverpool, 4539) e Oussama Tannane (4409) nella competizione olandese. Una statistica sorprendente, soprattutto perché il team di Touba era coinvolto nella lotta per evitare la retrocessione.
In quella particolare annata, Touba risultò anche come l’ottavo difensore per duelli vinti di tutta la lega e il settimo in assoluto per numero di intercettazioni portate a termine.
Marwan Belkacem, un insider vicino all’ambiente dell’Olympique Marsiglia, una volta parlò di Touba dando il suo parere favorevole per un eventuale trasferimento in Provenza: ‘per avere un'idea, il suo profilo è simile a quello di a Luan Peres: alto, mancino e che sa giocare in entrambi i ruoli (terzino e difensore centrale). È diventato un valore sicuro nel campionato olandese, con le caratteristiche di un difensore moderno, abbastanza veloce, un buon ‘rimbalzista’ e che sa proiettarsi in avanti. Un giocatore solido nei duelli e che sa fare molte cose con la palla fra i piedi’.
In patria, Touba è paragonato a Madjid Bougherra, ex difensore suo connazionale, attualmente head coach della selezione nazionale Under 23 berbera.
Cosa sappiamo di Ahmed Touba fuori dal contesto prettamente sportivo? Anzitutto, che il suo club preferito in Francia è il Paris Saint-Germain, mentre quello che ‘sostiene’ considerando tutte le squadre del mondo è il Real Madrid. Riguardo alle sue idee geopolitiche, ha fatto clamore la sua scelta di non prendere parte ad una trasferta in terra israeliana (quella in casa del Maccabi Netanya FC del 28 Luglio 2022 e valevole per la gara di ritorno del secondo turno di qualificazione alla Conference League) quando vestiva la maglia dell’Istanbul Başakşehir, per solidarietà al popolo palestinese, suscitando delle reazioni di ringraziamento da parte della comunità attiva politicamente di quel lembo di terra. A dire la verità, Touba si era già opposto ad un suo ingresso in campo nella sfida di andata di 7 giorni prima, per lo stesso motivo.
Mentalmente, Touba è uno che non ha paura di sbagliare: ‘Se non corri rischi, non ti distinguerai mai dagli altri. Quando le cose vanno bene, tutti sono positivi. Se perdi la palla una volta, dicono che è una vergogna. Capisco che i punti siano importanti tutte le squadre, ma questo è il mio modo di giocare a calcio. L’importante è sapere come affrontare i propri errori. Semplicemente non bisognerebbe rimanere bloccati per un errore. Serve essere forti nella propria testa’.
Cosa possiamo aspettarci da Ahmed Touba? Senza dubbio, quando sarà chiamato in causa siamo certi che sarà in grado di rispondere ‘presente’ con impegno e con esperienza. D’altronde, è un nazionale, ha vagato per diversi campionati maggiori europei e offre una buona costanza di rendimento. Touba, poi, sarà il terzo algerino della storia dei giallorossi: curiosamente, i suoi due predecessori, ovvero Djamel Mesbah e Hemza Mihoubi, erano entrambi mancini e hanno ambedue viaggiato sulla fascia sinistra, la stessa collocazione dell’inizio della carriera di Ahmed. Quest’ultimo, però, ha tutte le carte in regola per fare ancor meglio e per entrare nel cuore dei tifosi e negli almanacchi di calcio salentino (e non solo) in maniera più profonda ed indelebile. Se sfrutterà le sue occasioni, sarà un rincalzo di lusso o forse qualcosa di più.
مرحباً يا أحمد!