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Thorir Helgason, Marcin Listkowski e Pablo Rodriguez. Tutti e tre hanno già esperienza con la maglia del Lecce nelle ultime stagioni e tutti e tre, nonostante la loro giovane età, hanno esordito nel massimo campionato italiano, giocando spezzoni di gara con la speranza di ritagliarsi sempre più spazio nella compagine di Baroni.

Il centrocampista islandese è partito anche dal primo minuto ed ha assaporato le difficoltà della Serie A, un campionato nel quale bisogna essere pronti sia fisicamente che mentalmente. Lo scorso anno Helgason è cresciuto parecchio nella seconda parte della stagione, risultando determinante sia all’inizio che durante la gara. Indimenticabile la sua rete nel match contro la Spal, arrivata grazie ad un perfetto inserimento fatto con i tempi giusti.

L’esterno d’attacco polacco, al contrario dei suoi colleghi sopracitati, ha un vantaggio: può rivestire più ruoli. Per la dirigenza giallorossa, quantomeno ufficialmente, Listkowski è un laterale offensivo, ma Baroni lo ha già schierato sia da mezz’ala nel centrocampo a 3, che da trequartista quando la compagine giallorossa ha cambiato modulo ed è passata ad al 4-2-3-1. Probabilmente il classe ’98 deve crescere parecchio dal punto di vista della personalità, anche perché le qualità ci sono ma non sempre sono emerse durante le gare fino ad ora disputate.

Discorso diverso, invece, per Pablo Rodriguez. Lo spagnolo è benvoluto dalla piazza ma è di difficile collocazione tattica nel 433, non essendo né un esterno d’attacco né una punta centrale adatta a questo modulo. Baroni lo ha provato prima sulla fascia ma nelle ultime uscite lo ha avvicinato parecchio alla prima punta, permettendogli di presidiare l’area di rigore in fase di possesso. Rodriguez ha un istinto innato da bomber vero ma deve irrobustirsi fisicamente e comportarsi sempre da professionista. Il Lecce, seppur avesse intenzione di cederlo in prestito durante l’ultima sessione di mercato, alla fine lo ha tenuto in rosa e Baroni lo ha anche schierato contro Monza e Torino, dandogli la possibilità di dimostrare il suo valore.

Non sarà facile per questi tre ragazzi imporsi in una rosa con tanti giocatori di qualità. Se vogliono emergere, però, dovranno sfruttare le occasioni che il tecnico concederà loro, ritagliandosi lo spazio necessario e lottando per una maglia da titolare. 

 

 

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