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Al termine della semifinale di Coppa Italia primavera tra Lecce e Milan ha parlato ai microfoni di PianetaMilan il tecnico dei rossoneri Guidi. Queste le sue parole:

Sulla partita

Siamo soddisfatti perchè i ragazzi meritano di andarsi a giocare una finale per un trofeo dando un senso ai sacrifici fatti in questi mesi. Lo hanno fatto, e siamo orgogliosi perchè abbiamo fatto una prestazione positiva, con tante mini partite all'interno della stessa partita. 

 

Hanno meritato il risultato, l'unico neo è stato non aver capitalizzato le tantissime occasioni create, alcune di queste molto facili da concludere. Questo ha fatto si che negli ultimi minuti la squadra potesse dare qualcosa in più caratterialmente. Non abbiamo concesso nulla al Lecce nel primo tempo, mentre nel primo hanno avuto un occasione dove è stato bravo Longoni. Abbiamo meritato, oggi c'è da fare solo i complimenti ai nostri ragazzi, che devono sapere che sono orgoglioso di loro.

 

Tanti under in campo

Anche oggi c'erano 9/10 anni di differenza. Abbiamo giocato con una squadra sotto età, poi quando è entrato Comotto sono aumentati gli anni di differenza. Questa è la nostra filosofia, riuscendo a coniugare la prestazione, i risultati e la crescita dei ragazzi. Questo non è banale, ma li dico sempre che questo non è banale, perchè hanno una società che crede in ogni singolo calciatore. 

Poi quando vinci da sotto età questo è motivo di soddisfazione per me e il mio staff, perchè diamo un senso alle difficoltà che affrontiamo quotidianamente. Ci aspetta ancora una finale e non abbiamo fatto ancora niente. Raggiungere i playoff di campionato e vincere la coppa Italia sarebbe un risultato fantastico per noi, ma per farlo dobbiamo lavorare più degli altri, perchè se facciamo le stesse cose degli avversari, con l'esperienza e la fisicità che hanno in più rispetto a noi facciamo fatica.

 

Come ha affrontato il Lecce

Credo che nei ragazzi la mentalità debba essere sempre quella propositiva. Non bisogna speculare sugli avversari, perchè credo che quello è il messaggio sbagliato da dare ai ragazzi che vogliono arrivare tra i grandi. Il mio sogno è quello di portare quanti più ragazzi nel Milan e farli giocare a San Siro. 

 

Ma per farlo devono essere coraggiosi e propositivi, ed è quello che chiedo sempre a loro, cercando di affrontare anche le difficoltà in maniera coraggiosa, perchè quelle fanno parte della vita

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