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I test di allenamento disputati dal Lecce contro Nardò e Fasano sono stati utili per mostrare agli addetti ai lavori le idee di gioco di mister Eugenio Corini nonché per iniziare a scoprire le caratteristiche tecniche dei nuovi arrivati dal mercato.

IL MODULO

Nelle due partite giocatesi al Via del Mare sabato pomeriggio, Corini ha disposto il suo Lecce con il 4-3-3. Ancora una volta, come si era già potuto appurare contro il Monopoli, il tecnico lombardo ha optato per un tridente stretto in avanti. Le due ali a supporto della punta, infatti, prediligono l'azione in una zona più interna del campo, piuttosto che partire maggiormente larghi sulla fascia. Beneficiano di questo schema i due terzini, che hanno tanto campo da aggredire in fase di attacco. In fase di non possesso, invece, le parole chiave sono state ancora una volta aggressività e densità atta a chiudere le linee di passaggio.

L'UNDICI TITOLARE

Contro il Nardò, Corini ha schierato una formazione che, ad oggi, possiamo presumere possa essere quella titolare in vista della sfida contro il Pordenone del prossimo sabato. Il 4-3-3 della partita contro i granata prevedeva Gabriel fra i pali, Calderoni a sinistra, Lucioni e Meccariello al centro e Zuta a destra. In cabina di regia spazio per Petriccione, con Majer mezzala sinistra e Henderson a destra. In avanti Falco a destra e Listkowski a sinistra a supporto della punta Coda. L'unico ballottaggio rispetto a questo schieramento, a meno di novità che arriveranno dal mercato, potrebbe essere quello fra Mancosu e Listkowski. Il centrocampista sardo non si è allenato con il gruppo negli ultimi giorni per motivi personali ed è stato impiegato nella seconda amichevole contro il Fasano assieme alle seconde linee.

L'IMPATTO DEI NUOVI

Contro il Nardò, così come contro il Monopoli, ha impressionato Listkowski. Volendo trovare un termine di paragone, con le dovute proporzioni ça va sans dire, il ventiduenne giallorosso, per movenze e disposizione tattica, ricorda il suo connazionale Piotr Zielinski, centrocampista del Napoli. Vero è che due amichevoli contro squadre di serie C e serie D sono poco indicative del valore reale del giocatore ma è altrettanto vero che nelle due amichevoli Listkowski ha dimostrato di avere un bagaglio tecnico piuttosto interessante. Per quanto si è visto, è un giocatore che ama portare palla in avanti ed p in grado di puntare ed eludere l'avversario con finte di corpo e giocate nello stretto. In più sa vedere la porta e quando ne ha l'occasione prova sempre la conclusione. Quanto all'aspetto fisico, contro il Nardò, Listkowski è apparso fra i migliori in termini di tenuta atletica: la sua freschezza e il suo cambio di passo sono stati fondamentali per le manovre offensive del Lecce. Bene anche Coda: gli è mancato il gol nell'ultima amichevole, ma ha dimostrato di avere tutte le caratteristiche ideali di un centravanti di razza. L'ex Benevento è un punto di riferimento prezioso in avanti, poiché sa aggredire lo spazio in avanti ma sa anche venire incontro per dare un contributo alla manovra. Giocate interessanti sono arrivate anche da Henderson, che sembra essere uno di quei centrocampisti che anticipano la giocata, che prima ancora di ricevere il pallone pensano già alla scelta successiva. E questa è una caratteristica che prescinde dall'avversario, che sia il Nardò o un qualunque altro club di qualunque altra categoria. Il centrocampista scozzese si fa sempre vedere per lavorare il pallone, predilige un gioco a uno/due tocchi e non disdegna giocate di fino come le verticalizzazioni con l'esterno piede. Non è mancato qualche errore di impostazione da parte sua in mezzo al campo, dovuto probabilmente ad una intesa con i compagni ancora da affinare. Per quello ci sarà sicuramente tempo. Un'indicazione importante è arrivata poi dalla posizione di Zuta. Il ventottenne svedese, terzino sinistro di ruolo, si è mostrato molto a suo agio anche sull'out di destra, evidenziando una buona duttilità che potrà sicuramente tornare utile a mister Corini. Dal punto di vista tecnico, Zuta è un terzino di corsa, dotato di un'ottima struttura fisica, che lo rende molto efficace nei contrasti, nei quali, contro il Nardò, non ha mai tirato indietro la gamba.

LA VECCHIA GUARDIA

Se alla qualità dei nuovi arrivati (negli ultimi allenamenti mancava anche l'acciaccato Paganini) si aggiungono le certezze che arrivano da coloro che nonostante la retrocessione sono rimasti nel Salento, si può giungere alla ragionevole conclusione che il Lecce sulla carta, al netto di una rosa ancora da completare, si presenterà sulla griglia di partenza della prossima serie B con una squadra di primissimo livello. Mattatore della partita con il Nardò è stato Falco, sempre nel vivo della manovra offensiva. Corini lo ha schierato da esterno di destra del tridente, in una zona del campo piuttosto interna. Il fantasista di Pulsano si è dimostrato molto ispirato: dribbling, assist, giocate nello stretto e qualche conclusione pericolosa. Un giocatore così, dopo un anno di serie A, se dovesse trovare la giusta continuità, potrebbe essere devastante in serie cadetta. Bene anche gli elementi della retroguardia, nonché Petriccione. Corini ha consegnato al centrocampista goriziano le chiavi della cabina di regia, un ruolo delicato nel quale, nelle idee del tecnico lombardo, bisogna essere abili metronomi ma al tempo stesso bravi a leggere le linee di passaggio avversarie e ad agire da mediano puro. Quello che nel Brescia faceva Tonali, per intedersi. Nella seconda amichevole contro il Fasano è sceso poi in campo Mancosu, che, come era facilmente immaginabile, ha brillato fra le seconde linee. La notizia è che Corini lo ha schierato indifferentemente sia mezzala che esterno offensivo, segnale di come nelle idee del tecnico, il capitano giallorosso, in caso di permanenza nel Salento, potrà essere un jolly importante da schierare dalla mediana in avanti.
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