Ferrovie Sud Est chiude l’officina leccese per le autolinee. Caos trasporti: c'è lo sciopero
I sindacati: “La Regione intervenga con l’azienda a tutela di passeggeri e lavoratori”. Relazioni sindacali tese: il 22 marzo sciopero per la parità di trattamento economico
Ferrovie Sud Est (FSE), la compagnia ferroviaria che opera nel Salento, sembra aver tradito le promesse fatte riguardo all’officina di manutenzione degli autobus a Lecce. Nonostante gli impegni presi dall’amministratore delegato Giorgio Botti, l’officina è stata chiusa lo scorso febbraio, causando disorganizzazione e problemi sia per gli utenti che per i lavoratori.
A ottobre, Botti aveva assicurato alla presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, e ai rappresentanti sindacali che l’azienda avrebbe collaborato con ditte locali per la manutenzione tempestiva dei mezzi. Tuttavia, la realtà è ben diversa. Ecco alcuni fatti che confutano gli impegni presi:
- Mezzi obsoleti: FSE ha collocato nella zona di Lecce gran parte dei mezzi più vecchi e malconci della propria flotta. Questi veicoli hanno accumulato molti chilometri e richiedono manutenzione urgente. La ragione di questa scelta sarebbe l’assenza di un’autofficina in grado di gestire tutte le tipologie di mezzi FSE nella provincia di Lecce.
- Chiusura dell’officina: Nonostante le promesse, l’officina leccese è stata chiusa. Di conseguenza, i mezzi e gli autisti devono percorrere distanze considerevoli per raggiungere le officine automobilistiche FSE a Brindisi e Taranto. Questo comporta sprechi di risorse economiche e ritardi nei servizi di manutenzione.
La situazione sta mettendo a dura prova sia i conducenti che gli utenti. I sindacati sono preoccupati per la perdita di circa 30 posti di lavoro e chiedono interventi immediati da parte delle autorità regionali e locali per tutelare il territorio e l’occupazione. Nonostante le sfide, è importante trovare soluzioni efficaci per garantire un servizio di manutenzione adeguato e tempestivo per i mezzi FSE nel Salento. 🚆