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Giuseppe Agostinacchio, 58enne di Gravina di Puglia, è morto nelle scorse ore al “Perrino” di Brindisi, dove era stato trasportato d’urgenza con ustioni gravi su più della metà del corpo e ricoverato nel reparto di Rianimazione.

Le sue condizioni, purtroppo,  sono precipitate e aggravate, il cuore ha smesso di battere. Era proprietario di uno studio dentistico e per questo molto noto non solo nel suo comune.

In condizioni stabili, ma ancora da monitorare attentamente, la figlia, di 23 anni, colpita anche lei dalla deflagrazione e poi sottoposta, sempre nell’ospedale brindisino, a un trattamento d’urgenza. La terza persona rimasta ferita nel drammatico incidente è il fidanzato, sempre di 23 anni, che si trova ricoverato a Bari.

Il fatto 

Nella notte di giovedì 15 agosto, intorno le ore 01:00, i  Vigili del Fuoco sono interventi per un’esplosione nel comune di Porto Cesareo in una privata abitazione.

La deflagrazione, causata da una perdita di gas, ha coinvolto un bilocale e ferito  gravemente tre persone che sono state affidate alle cure del personale medico.

L’intervento


L’intervento dei vigili del fuoco è valso a spegnere l’incendio che ha seguito lo scoppio ed a mettere in sicurezza la zona circostante.


Le cause dell’esplosione sono attualmente oggetto di indagine.

Ancora una volta grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco tutto è stato stabilizzato e tornato alla normalità. 
 

E’ necessario ricordare a tutti come il personale lavori al minimo sindacale con scarse risorse di mezzi  uomini.

La nota dello scorso giugno


Lo scorso giugno il sindacato dei vigili del fuoco aveva inviato una lettera al prefetto di Lecce per segnalare una situazione di emergenza. Alla vigilia della stagione estiva, i vigili del fuoco di Lecce lavorano con una cronica carenza di personale e di mezzi, che sono inoltre sovente inadatti, vecchi e malconci.


Alla situazione di stallo relativa alla costruzione della nuova sede centrale operativa, – dicono – si somma l’agonia del parco automezzi che versa in condizioni drammatiche, caratterizzato da mezzi che andrebbero rottamati, ma che contrariamente ad ogni logica di programmazione economica-finanziaria, vengono continuamente inviati presso le autofficine per continue e variegate riparazioni, con il risultato di lasciare il personale operativo letteralmente a piedi. 
 

In questi primi giorni di anticipo di estate il personale operativo dei Vigili del Fuoco sta rivivendo la stessa storia degli anni passati: la stagione degli incendi estivi è arrivata e, anche questa volta, l’apparato di soccorso del Comando non è pronto.  Ripetiamo:la situazione del Comando Vigili del Fuoco di Lecce è al collasso.

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