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Pantaleo Corvino ha parlato a margine della presentazione di Boban Nikolov. Il responsabile dell’area tecnica ha presentato il centrocampista macedone e ha fatto il punto sul mercato in entrata e in uscita.

NIKOLOV - "Boban Nikolov è un calciatore di esperienza, è un nazionale macedone che ha anche il passaporto europeo, dal momento che lo abbiamo potuto tesserare non come extracomunitario. Nel suo vecchio club era in scadenza di contratto, ha firmato con noi fino a fine stagione con l’opzione per tre anni di contratto. Ha avuto modo di conoscere il massimo campionato rumeno, macedone e ungherese. Con la sua ultima squadra ha partecipato anche all’Europa League. Come caratteristiche lo classifichiamo come interno di centrocampo. Con lui aumentiamo a otto il numero di centrocampisti per quattro posti disponibili. La situazione generale, anche per via del Covid, ci permette di dare all’allenatore più opportunità. Si gioca spesso e in condizioni critiche per sopportare tre partite a settimana. Il centrocampista è il motore della macchina, dare più opzioni all’allenatore è qualcosa di importante". FALCO E PETTINARI – "Non vogliamo mantenere giocatori che non hanno il piacere di restare qui o che vogliono misurare le loro ambizioni da qualche altra parte. Non vogliamo tarpare le ali a nessuno. È logico che prima certe situazioni vengono a concretizzarsi più facile sarà poi avere il tempo per pianificare il futuro e fare scelte non frettolose ma razionali. Più si avvicina la data dell’ultimo giorno più noi avremo qualche problema o difficoltà in più. Noi siamo fedeli ai nostri impegni con i tesserati, ma non siamo quelli che aprono le gambe a tutti, con le condizioni che ci dettano gli altri. Interessi unilaterali non devono essercene. Devono esserci gli interessi del Lecce". INFORTUNI –Noi ci rifacciamo a quello che ci porta a conoscenza lo staff sanitario. Quando c’è un’atleta che per situazioni fisiche non è disponibile o l’allenatore non lo ritiene disponibile non bisogna pensare a cose diverse dalla realtà. Abbiamo il dovere di credere alla nostra area sanitaria che ci porta a conoscenza di quello che denunciano i calciatori”. IL MERCATO - "Il nostro sarà un mercato figlio di idee. Questa società ha ereditato, retrocedendo dalla A, un monte ingaggi alterato. Dobbiamo essere virtuosi, nonostante la rosa sia competitiva. Come siamo stati virtuosi noi deve esserlo anche l’allenatore, adattando qualche calciatore che può essere bravo a fare solo una fase. Nonostante tutto siamo riusciti a prendere 14 calciatori, tenendo conto dei sacrifici della società. Non abbiamo lesinato sforzi per trovare soluzioni attraverso le idee. Abbiamo dei giocatori in uscita, per Dubickas e Lo Faso ho trovato delle situazioni ma loro ci stanno riflettendo. Noi siamo stati molto ragionevoli a creare le situazioni ideali per andare via ma anche gli altri devono essere ragionevoli nei nostri confronti". EMPOLI – "Ogni mattina mi alzo per vincere, anche per giocare a tressette. Sappiamo che affrontiamo una squadra importante che va a mille, che ha un patrimonio importante. Ha ammortizzato la retrocessione di due anni fa ed è ripartita con grandi ambizioni".
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