Gravina: "Lecce campione? Tutti stranieri, non uno spot positivo per il calcio italiano"
La polemica del presidente della FIGC
La vittoria del campionato Primavera da parte del Lecce ha alzato un polverone. I giallorossi, infatti, hanno vinto con undici giocatori tutti stranieri e questo pare essere diventato un problema di stato, con il Lecce colpevole del decadimento e dei problemi ormai cronici del sistema calcio italiano.
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato proprio di questo ai microfoni di Radio Rai. Ecco di seguito le sue parole:
“Lecce Campione con un undici interamente straniero? Non è stato uno spot positivo per la valorizzazione dei giovani italiani. Spero si possa arrivare all’adozione di alcune norme, per rendere più opportuna la partecipazione dei talenti italiani. Valorizzare un 11 totalmente straniero credo che sia un errore di metodologia e di valorizzazione, di innovazione all’interno del mondo del nostro calcio”.
Ricordiamo che il Lecce ha vinto sul campo e con merito, non infrangendo nessuna norma. Anche Michele Criscitiello, il direttore di Sportitalia, nel suo editoriale ha parlato di questo argomento, difendendo però la squadra del presidente Saverio Sticchi Damiani. Queste le parole del noto giornalista campano:
“In chiusura complimenti e riflessioni politiche sul Lecce Campione d'Italia in Primavera. Gli snob e i falsi moralisti parlano di "scandalo" perché il Lecce ha circa 21 stranieri e nemmeno un titolare italiano. Se non volete questo tipo di rose dovete scrivere alla Federazione e non al Lecce. C'è chi fa le regole e chi le rispetta. Se la Federazione è incapace a fare le riforme la colpa non è certo di una piccola società che ha il budget più basso di tutta la serie A, monte ingaggi più basso, piccola città del Sud e vince il titolo contro Napoli (retrocesso), Juve (eliminata ai play off), Roma (eliminata in semifinale), Milan e Inter (grandi deluse fuori dalle finali scudetto). Il Lecce deve pensare ai suoi interessi e non a quelli del sistema calcio italiano. Anche perchè se Corvino prende 22 italiani in Primavera sicuramente non risolve i problemi di Mancini e della Nazionale. Al massimo ci dovranno pensare le big. Un piccolo club deve acquistare a poco e vendere a tanto”.