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Consolidare la categoria

Il Lecce deve passare al piano successivo e lo deve fare con la consapevolezza che il margine di errore è diventato davvero molto sottile, pena perdere la serie A. Insomma, per programmare seriamente una lunga permanenza nel massimo campionato si devono cominciare ad allargare le maglie. La società giallorossa, grazie al suo progetto di calcio sostenibile, contrariamente a tante altre, è un gioiello e può permettersi di farlo.

Alzare l'asticella, quest'anno, non significherà tanto puntare ad un posto in Europa, ma sarà un passaggio necessario per mantenere alta la competizione in chiave salvezza. 

Un aumento del monte ingaggi sarà probabilmente la prima voce a cui pensare perché questo consentirebbe sia di trattenere i big già in rosa che di essere più competitivi sul mercato.

Per quanto riguarda il budget da investire sul mercato invece, la cifra è rimasta chiusa nel dialogo tra Sticchi Damiani e Corvino in quel di Milano, ma è facile intuire il meccanismo che guiderà la campagna di rafforzamento, giacché sarebbe lo stesso delle ultime sessioni: una base già nelle mani del direttore generale e del direttore sportivo che aumenta in base alle cessioni dei giallorossi giacché una parte di esse sarà destinata ad arricchire il portafoglio tecnico in dote e non a colmare “perdite” croniche accumulate negli anni.

La strategia non cambia: il Lecce vuole rafforzare il suo legame con la Serie A, a piccoli passi e senza grossi stravolgimenti ma senza mai perdere di vista questa idea di “calcio sostenibile” che tanto sta piacendo a mezzo Mondo.

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