Imprevedibilità nella giocata e tagli geniali dalla fascia: il biglietto da visita di Antonino Ragusa
LA SCHEDA
Il mercato in entrata del Lecce si impreziosisce con l’esperienza di Antonino Ragusa, 31enne esterno d’attacco, proveniente dal Verona. Il giocatore, in scadenza di contratto, arriverà a vestire il giallorosso presumibilmente a titolo definitivo.
La storia calcistica di Antonino Ragusa è costellata da tantissime esperienze nelle due leghe principali del nostro campionato, vissute in lungo e in largo in tutto lo Stivale.
All’età di 10 anni, Ragusa comincia a tirare i primi calci nel settore giovanile del Giardini Naxos, formazione messinese. Attira quindi l’attenzione del Treviso, che lo tessera nel 2006 e che lo porta nella formazione Primavera a partite dall’annata 2008-2009, dove fa coppia in attacco con una vecchia conoscenza del calcio leccese: Gianmarco Zigoni. Le buone premesse di Ragusa non passano inosservate: il 7 febbraio 2009, l’allenatore della prima squadra, Luca Gotti, decide quindi di farlo esordire nel campionato cadetto nella gara Rimini-Treviso, terminata 2-2.
A fine stagione, la società veneta fallisce: Ragusa è un elemento troppo promettente per restare senza contratto. Viene quindi tesserato per il Genoa, che lo inserisce in pianta stabile nella propria Primavera. Di lui, un certo Gian Piero Gasperini dirà: ‘E’ un po' Sculli e un po' Ronzinante’, per la sua capacità di corsa e di progressione. Diventa titolare e regala un’annata incredibile: con 4 reti in 22 presenze, forma con Stephan El Shaarawy un reparto offensivo impressionante, in grado di portare la squadra a vincere il campionatoe addirittura a conquistare la Supercoppa di categoria.
Per la stagione 2010-2011 viene ceduto in prestito alla Salernitana, in Lega Pro, a ‘farsi le ossa’. Con 32 presenze e 7 gol diventa uno dei protagonisti dell’intero torneo, sfiorando la promozione in B, fermatasi ai playoff poi persi – ironia della sorte – contro il Verona (sua futura squadra). A fine anno, torna alla casa base, per passare in compartecipazione alla Reggina, fortemente voluto dall’allenatore Roberto Breda, suo head coach già a Salerno l’anno prima. Sarà un’ottima annata (34 presenze e 7 reti, fra cui una importantissima nella gara contro il Bari). Nel periodo della parentesi amaranto, nasce la sua caratteristica esultanza dopo aver segnato un gol: un salto che si conclude con un calcio alla bandierina. La Reggina ha bisogno delle sue giocate, per cui decide di riscattarlo. Il Genoa, però, lo controriscatta e detiene l’intero cartellino.
La stagione 2012-2013 vede un’altra cessione in compartecipazione: è il Pescara – neopromosso in serie A - ad accaparrarsi la metà delle sue prestazioni, ma la società abruzzese decide di mandarlo in prestito seccoalla Ternana, dove sarà l’autentico trascinatore della formazione umbra e permetterà ai rossoverdi di salvarsi. A fine anno, la compartecipazione è rinnovata, ma resta al Genoa e riesce a debuttare in Serie A il 31 Agosto 2014 nella gara contro il Napoli. Va poi in prestito al Vicenza, parentesi in cui si verifica un grave infortunio: rottura del crociato anteriore destro. Riesce a recuperare e a chiudere una stagione tutto sommato positiva (18 partite e 3 reti).
Nel mercato estivo del 2015, Ragusa si trasferisce a titolo definitivo al Cesena, dove – fra campionato e Coppa Italia – disputa 41 gare e realizza 9 reti. Fra le marcature, la più importante è quella realizzata contro il Novara, che permette ai romagnoli di accedere ai playoff: sul lancio di un altro ex giallorosso, Filippo Falco, Ragusa insacca con un potentissimo siluro (guarda il video su) che va a depositarsi sotto la traversa, da posizione defilata, dando un estremo dispiacere all’allenatore dei piemontesi, un certo Marco Baroni.
Ragusa è ormai un astro emergente del calcio nostrano, così il 26 agosto 2016 viene ceduto al Sassuoloper 2,3 milioni di euro. Il 28 agosto esordisce nel match casalingo contro il Pescara, vinto per 2-1, ma in seguito a una irregolarità legata al suo schieramento (non era stato inserito nella lista dei 25 giocatori) il Sassuolo perde 3-0 a tavolino. In due anni in Emilia, Ragusa disputa 64 gare fra Campionato di A, Coppa Italia ed Europa League, realizzando 5 reti (tutte nella prima stagione), fra cui una nella prestigiosa competizione europea, nella gara contro l’Athletic Club di Bilbao del 24 Novembre 2016, persa per 3-2.
Il 3 Agosto 2018, Ragusa passa al Verona in prestito oneroso con obbligo di riscatto. A dicembre, però, è costretto a fermarsi per ben 6 mesi: è di nuovo rottura del legamento crociato destro. Ad ogni modo, festeggerà a fine annata la promozione in A con gli scaligeri. L’anno successivo passa, in prestito, allo Spezia: sebbene patisca qualche infortunio di troppo, Ragusa è uno degli migliori elementi della squadra (oltre che ad essere il miglior goleador, con 8 reti) e grazie alle sue performance i liguri conquistano la promozione nel massimo campionato italiano.
Ritorna al Verona, ma viene nuovamente mandato in prestito, stavolta al Brescia, dove disputa un campionato di tutto rispetto.
Rientrato a Verona a fine campionato, segna il suo primo gol con gli scaligeri il 15 dicembre 2021, nella sconfitta interna di Coppa Italia contro l'Empoli per 3-4, alla sua prima gara ufficiale disputata in stagione. A inizio 2022, contrae il Covid, prima di lasciare la città di Romeo e Giulietta e accasarsi al Lecce.
Antonino Ragusa vanta due presenze nella nazionale Under 21, entrambe per le qualificazioni all’Europeo di categoria del 2014: una delle due gare con la maglia degli Azzurrini è stata disputata nel Salento, a Casarano, il 15 Novembre 2011, contro i pari età dell’Ungheria.
La poliedricità di Antonino Ragusa è stata uno dei fattori chiave della sua carriera: basti pensare che ha praticamente giocato ovunque in mezzo al campo, persino in posizione di terzino destro. Ad ogni modo, è quello dell’ala sinistra il ruolo cardine e quello per cui è più proficuo.
L’analisi della stagione 2020-2021 di Antonino Ragusa è forse quella statisticamente più probante del suo recente passato, dato che – come già detto - nell’annata attuale ha praticamente disputato una sola partita (con la maglia del Verona) e per di più in Coppa Italia.
Nell’ultimo campionato disputato con le rondinelle, Ragusa ha preso parte a 31 gare (delle quali 13 dal primo minuto), per una media minuti di gioco pari a 42 per match. Dal punto di vista offensivo, il bilancio è stato buono: ciò è testimoniato dai 2 gol realizzati (entrambi di destro) e dalla quota di tiri e di tiri in porta per partita (rispettivamente pari a 0,9 e 0,4). Purtroppo, ha lamentato una certa freddezza davanti al portiere avversario, dato che ha mancato ben 8 grandi occasioni da rete.
Il gioco di Ragusa è però tutto incentrato sui passaggi: sono stati 3 gli assist per i compagni, corredati da 2 grandi opportunità create per il resto della squadra e da 0,4 passaggi chiave per partita. Inoltre, ha raggiunto il 75% di precisione sui passaggi e ben il 67% di accuratezza sulle palle lunghe.
Difensivamente poco incline, Ragusa ha però confermato una buona dinamicità dei movimenti in avanti, confermata dal 42% dei dribbling riusciti su quelli tentati e dalla capacità di guadagnarsi dei calci piazzati a favore (0,9 per match i falli subiti).
La heatmap stagionale di Antonino Ragusa conferma la sua duttilità nei ruoli d’attacco, soprattutto sulle fasce. La valutazione media assegnata da Sofascore alla sua stagione al Brescia è stata pari a 6.61.
Il profilo di Antonino Ragusa tracciato da Football Manager 2022 parla di un calciatore di 183 centimetri per 77 chili di peso forma, che ha come ruolo d’elezione quello dell’esterno d’attacco sinistro abile a giocare a piede invertito (visto che è un destro), capace di disimpegnarsi anche come ala d’attacco e come attaccante esterno anche sul lato destro. Inoltre, può essere schierato anche regista avanzato, come trequartista e, in caso di estrema necessità, nel ruolo di seconda punta, di attaccante che pressa e persino di centravanti. Ad ogni modo, la posizione più congeniale per Ragusa è senza dubbio quella del centrocampista offensivo di sinistra (viene classificato proprio così nel ruolo primario assegnato dal videogame). Di personalità equilibrata, Ragusa viene descritto dai media come un’esperta ala e ha, come caratteristiche peculiari del suo gioco, alcuni elementi ben specifici: sa muoversi benissimo negli spazi, effettua allunghi e progressioni per superare l’avversario e, soprattutto, è capace di tagliare all’interno da entrambe le posizioni di ala.
I pro di Ragusa descritti dal videogioco manageriale sono svariati: il calciatore sa giocare con naturalezza in almeno due ruoli, sa adattarsi abbastanza bene ad una nuova rosa, è considerato un giocatore prestante, ha l’esperienza e la maturità per poter essere ‘convertito’ in un centrocampista sinistro (quindi in un ruolo dalla posizione un po' più arretrata rispetto all’attuale), è ritenuto una costante spina nel fianco per i difensori avversari grazie al suo movimento senza palla, possiede un discreto ritmo di gioco e ama i big match. Di contro, Ragusa sembra aver lasciato alle spalle i suoi anni migliori (infatti è improbabile che migliori in futuro), sembra essere un giocatore abbastanza propenso agli infortuni ed è un elemento abbastanza incostante.
L’attributo migliore di Ragusa riferito alle sue personali peculiarità è senza dubbio quello del movimento senza palla (14/20). Buonissimi i valori su velocità, accelerazione, integrità fisica, fantasia, tecnica e cross. Discreti gli attributi collegati a resistenza, forza, agilità, determinazione, gioco di squadra, intuito, dribbling e passaggi. Pecca in aggressività, senso della posizione e sui calci piazzati.
Antonino Ragusa ha un’abilità attuale assegnata pari a 57/100 ma può raggiungere una valutazione potenziale di 65/100.
Quella di Ragusa è senza dubbio un’ottima acquisizione: si tratta di un giocatore esperto, navigato e che è alla ricerca di spazio dopo una prima parte di stagione che lo ha visto praticamente ai margini del rettangolo di gioco. In Serie B può essere un elemento che può trovare minutaggio da subito e può rivelarsi una carta vincente a partita in corso, vista la sua inventiva e la sua imprevedibilità di gioco. E poi, Lecce ultimamente è la casa ideale per chi vuole rilanciarsi e gettarsi nella mischia per uscirne con successo. Ci auguriamo che anche per lui possa davvero essere questo il percorso da tracciare.
Benvenuto, Antonino!