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Cordella sulla Ligue 2

La Serie B italiana non è più quella di una volta. Metà compagini della Serie A italiana, dalla metà in giù, sono tutte allo stesso livello della Ligue 2, perché la Francia da quasi trent'anni, dai primi anni '90 in poi, è sempre stata attenta alla formazione. 

Ha formato giovani calciatori, ed a differenza del nostro campionato italiano, in Francia i giovani forti venivano mandati in Ligue 2 dove i giocatori maturano per uno, due o tre campionati. 

Già da 17/18 anni li buttano nella mischia, giocando con adulti, fisicità diverse, velocità diverse. Questo cosa vuol dire? Che il programma di lavoro e di crescita non parte dalla Serie B francese, ma dal SEPA2, che è paragonabile alla nostra Eccellenza ed è riconosciuta come una lega semi-professionale. 

Poi la National e Ligue 2 sono i due campionati principi per formare i giovani talenti. Quindi il Lecce pesca in Francia? Va benissimo, perché comunque ci fa vedere degli ottimi elementi in Serie A.

Le parole di Frey

In Francia c'è la cultura della formazione e sicuramente anche in B francese ci sono ragazzi interessanti e da scoprire. 

Dobbiamo riconoscere a questo dirigente importante che quando si tratta di andare a scoprire ragazzi giovani e promettenti all'estero, lui si è creato un gruppo di persone che vanno a scoprire il talento. Vi ricordo Jovetic, Ljajić, Bojinov, Chevanton. Quindi Corvino da questo punto di vista è molto bravo. 

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