Strefezza si racconta: "Vi svelo l'obiettivo per questa stagione"
L'ex attaccante del Lecce ha rilasciato una lunga intervista ai canali ufficiali del club lariano
Gabriel Strefezza, ex attaccante del Lecce ora al Como, si è raccontato in una lunga intervista rilasciata al canale ufficiale del Como. Ecco di seguito le sue parole:
Mi piace ingaggiare duelli con i difensori e giocare tra le linee. Mi ispiro a Cristiano Ronaldo perché oltre ad avere talento, ha lavorato incredibilmente duro per arrivare dov’è ora. È il più grande giocatore di tutti i tempi.
Mi piacciono anche (Paulo) Dybala, (Lorenzo) Insigne, (Dries) Mertens… e tutti quei giocatori creativi in cui mi riconosco.Il miglior giocatore brasiliano oggi è probabilmente Neymar. Ora è infortunato, quindi direi che il brasiliano che sta giocando il miglior calcio al momento è Vinicius Jr. Il miglior brasiliano di tutti i tempi… tutti dicono Pelé, ma non l’ho mai visto giocare, quindi direi Ronaldo ‘Il Fenomeno’ e Ronaldinho.
Corinthians
Il Corinthians è una delle squadre più forti del Brasile. È stata un’esperienza incredibilmente preziosa per il mio sviluppo come calciatore. Ma oltre a ciò, lì ho stretto anche molte amicizie che durano ancora oggi.
L’arrivo in Europa
Avevo solo 18 anni e sono partito per inseguire un sogno che, grazie a Dio, si è realizzato. All’inizio non è stato per niente facile, spesso mi mancavano la mia famiglia, mia madre e i miei amici. Ma ormai sono in Italia da tanto tempo, quindi considero anche questo paese un po’ come una casa.
L’obiettivo stagionale
Segnare almeno 10 gol. Andare in doppia cifra è un obiettivo che mi pongo all’inizio di ogni stagione.
La sua famiglia
Quando mia moglie e la mia figlia maggiore sono arrivate in Italia dopo un paio d’anni, è come se avessi iniziato a sentirmi di nuovo completo. Mio nonno Walter era sempre al mio fianco e mi ha supportato per tutta la mia carriera, fino alla fine.
Era sempre calmo e molto amichevole. Mi considero proprio come lui. Per lui visitare il paese dei suoi genitori era la realizzazione di un sogno. Gli ho fatto mangiare la pizza italiana, una cosa che aveva sempre voluto fare. È stato bellissimo. Pochi mesi dopo è morto a causa di problemi cardiaci, ma sono davvero felice che abbiamo potuto condividere quei momenti e vivere il nostro personalissimo sogno.