Il match
infrasettimanale dell’Arechi tra
Salernitana e
Lecce terminato sul punteggio di
1-1 è stato ricco di intensità ed agonismo. Non sono mancati neppure
episodi arbitrali che hanno chiamato in causa il giudice di gara e i suoi assistenti. Andiamo a ripercorrerli in ordine di avvenimento:


Al
minuto 19 del primo tempo sugli sviluppi di un calcio d’angolo a favore dei giallorossi,
Lucioni va a saltare a ridosso dell’area piccola e sembra essere sulla traiettoria del cross. A vietargli l’impatto con la sfera ci pensa (
probabilmente in modo irregolare)
Lopez. Nella prima istantanea si può osservare come poco prima dell’arrivo del pallone entrambi lo guardino, fino a quando il calciatore della Salernitana comprende di essere in una situazione di svantaggio e dà le spalle alla palla,
spingendo a terra Lucioni.
Chiffi, vigile sull’azione,
lascia proseguire, ma i
dubbi restano.

In apertura di secondo tempo, pochi istanti prima del rigore siglato da Mancosu, i salentini hanno
reclamato un penalty per un
sospetto fallo di mano nell’area della Salernitana. Per l’arbitro è stato tutto regolare e le immagini confermano il suo giudizio: sul colpo di testa di Coda, il difensore granata colpisce la palla col
petto.

Ecco invece
l’episodio decisivo per il pari del Lecce.
Mancosu viene
sgambettato in area da
Lopez e Chiffi concede il tiro dagli undici metri; non ci sono dubbi: il rigore c’è.

Al 74esimo Gennaro
Tutino prova ad insidiare la difesa giallorossa puntando
Meccariello all’interno dell’area di rigore. Il difensore ex Ternana resta lucido e
non commette fallo. Il fantasista della Salernitana si lancia a terra e viene giustamente ammonito per
simulazione.
L’ultimo episodio da analizzare è avvenuto in chiusura di gara,
nell’extra-time. A palla lontana avviene uno screzio tra Mariusz
Stępiński e Ramzi
Aya, e lo scontro verbale tra i due culmina con una
manata del polacco
all’altezza del collo dell’avversario che resta a terra dolorante. L’arbitro Chiffi dopo essersi consultato con i suoi collaboratori grazia il centravanti del Lecce
ammonendolo. Con un
fallo di reazione piuttosto sciocco in questa occasione l’ex Verona
ha rischiato grosso.