Blackout mentale o tattico? Il Lecce si sgretola quando subisce gol
I giallorossi stanno dimostrando una tenuta mentale fragile e si sciolgono alla prima difficoltà
4 minuti folli contro il Parma non hanno permesso al Lecce di Luca Gotti di conquistare tre punti preziosi per la lotta salvezza, con un pareggio che alla fine aveva il sapore della sconfitta.
4 minuti ieri hanno permesso al Milan di chiudere la pratica, scendendo in campo nel secondo tempo soltanto per dovere di cronaca. Dal 40esimo al 44esimo non si è capito nulla, con il gol di Morata che ha aperto le danze a 240 secondi horror, nei quali gli errori sono stati tanti, probabilmente troppi.
Cosa succede a questa squadra?
Per 38 minuti abbiamo visto un Lecce ordinato, abile nell’accompagnare l’azione con diversi uomini e nel palleggiare con organizzazione a centrocampo. Certo, qualche ripartenza è stata sprecata per la troppa foga di liberarsi presto del pallone ma nel complesso la squadra aveva risposto punto a punto alle poche sortite offensive rossnere.
Poi il gol, nato da una punizione molto generosa concessa dal direttore di gara per un fallo di Dorgu su Leao, ed il buio. Totale. Blackout senza una spiegazione logica, perché va bene subire il contraccolpo per la rete incassata ma parliamo di una squadra di Serie A che dovrebbe sapere come provare ad addormentare la partita per arrivare all’intervallo con un solo gol di scarto.
Gotti psicologo
Gotti ha schierato una squadra ordinata e per 38 minuti si è visto che aveva preparato la partita alla grande. Poi, un colpo di testa su calcio piazzato ha stravolto tutto e gettato all’ortiche il lavoro di questi giorni.
Più che tecnico – ovviamente la gara di Udine si deve preparare dal punto di vista tattico – il mister dovrà essere uno psicologo per i suoi ragazzi. Dovrà entrare nella loro testa e capire perché tutte le certezze acquisite con il tempo vengono meno al primo gol subito.
Adesso serve un risultato positivo, magari anche una vittoria sporca, per riprendere la marcia con fiducia ed entusiasmo, ciò che in questo momento manca a questa squadra.