Lecce-Pordenone: le pagelle del tripudio giallorosso
I VOTI
GABRIEL 6: un solo brivido nel primo tempo, poi il nulla.
GENDREY 7: un primo tempo di grande spinta, si assume anche la responsabilità di cercare il dribbling nell’uno contro uno in più di qualche occasione. Sempre preciso fino al momento della sostituzione.
>>> CALABRESI 6,5: ci mette la solita grinta nei minuti finali.
LUCIONI 8: la personalità del leader si vede quando va a ringhiare a tutto campo sugli avversari, padroneggia la situazione in difesa.
TUIA 7: sempre attente, sempre pulito negli interventi. Sventa quei pochi potenziali pericoli che gli si parano davanti.
GALLO 7: nella partita più importante della sua giovane carriera non sbaglia praticamente nulla, alterna sovrapposizioni a rientri utili per dar manforte alla difesa.
MAJER 8,5: sbaglia da pochi metri nel primo tempo, ma a pochi minuti dall’inizio della ripresa si fa trovare puntuale all’appuntamento con il gol che vale la serie A.
>>> HELGASON 6,5: aiuta la squadra nel finale, prova anche qualche inserimento in avanti.
HJULMAND 8: è suo il premio Oscar alla regia di questo campionato, anche all’ultima giornata conferma di essere diventato pronto per il salto nel grande calcio.
GARGIULO 7: un moto perpetuo in mezzo al campo, la solita corsa e il solito piglio generoso. Lotta su tutti i palloni.
>>> BJORKENGREN s.v.
STREFEZZA 8: è letteralmente indemoniato, catalizzatore della maggior parte delle azioni offensive pericolose. Sfiora la rete in un paio di occasioni con straordinarie bordate dalla distanza.
>>> RAGUSA s.v.
CODA 7: gli manca solo il gol, sfiorato in più di qualche occasione. Ha tanta voglia di incidere e cerca lo specchio della porta ogni volta che ne ha l’occasione.
DI MARIANO 8: nella sua grinta c’è tutta la voglia di riportare il Lecce in serie A. Missione compiuta, a suon di giocate e scorribande sulla fascia. Pregevole l’assist per l’1-0.
>>> RODRIGUEZ s.v.
BARONI 8: la squadra approccia al match nel miglior modo possibile e pazienza se ci vuole un tempo prima di trovare il gol che dà il la alla festa, dopo 45 minuti con tante occasioni da gol. Il capolavoro adesso è compiuto: se il Lecce in serie A è merito anche del suo straordinario lavoro.