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E' la vigilia della terza partita in otto giorni per il Lecce che, ancora in trasferta, affronterà quella che in serie B è stata la rivelazione degli ultimi anno, ossia il Cittadella.

Conosciamo bene ormai questa realtà padovana, una piccola società che attua un calcio sostenibile sia sportivamente che economicamente e cerca, attraverso il gioco, senza mai fare il passo più lungo della gamba, la serie A. Una realtà virtuosa finanziariamente che è diventato un modello in serie B e vorrebbe diventarlo anche nel massimo campionato.

Il Lecce invece, come ben sappiamo, è in costruzione; le ultime due partite hanno portato sei punti e sei gol realizzati. Il tecnico Marco Baroni sta cercando di plasmare la squadra secondo quelle che sono le sue idee calcistiche e sembrerebbe essere finalmente sulla buona strada.

 

QUI CITTADELLA

La formazione allenata da Gorini è reduce da una sconfitta a Benevento. Probabilmente il Cittadella non meritava di perdere la gara, sicuramente non con quel punteggio. Un quattro ad uno bugiardo che i sanniti sono riusciti a portare a casa grazie alla brillantezza sotto porta di un certo Lapadula, autore di tre gol.

Squadra collaudata quella di mister Gorini, volitiva, aggressiva che attua come sistema di riferimento il 4-3-1-2. L'idea di gioco che sviluppano i patavini è quella di un'aggressione continua della palla, una volta riconquistata amano ripartire con più uomini alla ricerca del gol. Probabilmente, essendo anche per loro la terza partita in una settimana, non partiranno forte come nelle occasioni in cui abbiamo potuto seguirla; dovranno gestire risorse ed energie e dovranno anche stare attenti a non allungarsi, perchè il pressing alto nasconde proprio questo rischio, molto alto. Quando accade, l'idea di gioco costruita cessa di esistere e si lascia campo ed iniziativa agli avversari. In ogni caso il Cittadella è una squadra da affrontare con il massimo rispetto e vedremo come il Lecce riuscirà a tenere il campo in questa sfida che potrà dire tante cose.
 

QUI LECCE

Mister Baroni in conferenza ha ammesso di avere più di un dubbio su quella che sarà la formazione titolare che sabato alle 14 affronterà gli avversari. Sicuramente scalpita Rodriguez, mentre Coda ha lavorato a ritmo ridotto. Sarà la volta dello spagnolo titolare? Vedremo.

Sicuramente il Lecce gode di un buon momento psicologico, reduce da due vittorie consecutive, che permettono (e non è un luogo comune) di ammortizzare meglio la stanchezza. Ammortizzare non significa farla sparire ed allora il tecnico giallorosso, oltre a preoccuparsi degli avversari che, giocando col centrocampo a rombo e due punte, andranno spesso tra le linee di difesa giallorosse, dovrà evitare di sbagliare nella scelta dei suoi elementi. La partita si giocherà molto a livello tattico, sulla corsa e sulle intuizioni ma non bisogna dimenticare che durerà più di novanta minuti ed un tempo potrebbe essere completamente diverso dall'altro, proprio a causa delle tante partite ravvicinate e della conseguente stanchezza. Il Lecce deve avere pazienza, la calma dei forti perchè quando nella seconda frazione le formazioni si allungheranno dovrà essere capace di esaltare le sue doti tecniche, sicuramente superiori a quelle degli avversari.

 

COSA CI ASPETTIAMO DAI GIALLOROSSI?

Sicuramente continuità di risultati, elemento fondamentale per iniziare a risalire la classifica. Non disdegneremmo la continuità anche nelle prestazioni, nonostante ci rendiamo conto che una partita non possa essere uguale all'altra o per forza migliorativa. Bisogna provarci con tutte le forze però. Gli avversari sono sempre diversi sia per caratteristiche che per le motivazioni e pensare che non esistano è uno dei più grandi errori che si possano fare.

Il Lecce deve occuparsi in fase di non possesso della posizione del loro trequartista, abile a cercare e sfruttare la superiorità numerica sugli esterni, a giocare tra le linee ed anche ad inserirsi, nello stesso tempo prestare la massima attenzione alle costruzioni dal basso. E' lì che il Cittadella colpisce maggiormente, rubando palla. Qualche lancio lungo ad alleggerire la manovra nel tentativo di allungare gli avversari non è da disdegnare, a patto che non diventi una costante.

Mancano poche ore alla gara, tra non molto tutti i dubbi e le considerazioni fatte finora, potrebbero risultare vane. Il calcio è bello anche per questo.

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