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Sta facendo scalpore un'indiscrezione riportata da Gazzetta dello Sport, relativa ad un fascicolo aperto dalla procura della Federcalcio in merito ad una serie di plusvalenze sospette emerse negli ultimi due anni.

La decisione della procura federale guidata da Giuseppe Chiné è stata provocata da una verifica ispettiva sulle società quotate in Borsa da parte della Consob.

L'argomento relativo alle plusvalenze fittizie è discusso da tempo ed ora verrà approfondito dagli organi competenti.

Sotto la lente d'ingrandimento, soprattutto, la Juventus. I bianconeri sono presenti in più della metà delle 62 operazioni in questione.

In particolare l'affare con il Barcellona che ha poi portato alla cessione di Pjanic (60 milioni) ai catalani. Preceduto dall’acquisto di Pereira Da Silva (8 milioni) e poi di Arthur (72 milioni) e Marques (8,2 milioni) da parte del club di Andrea Agnelli, che avrebbe ricevuto complessivamente quasi 50 milioni di plusvalenze per questo giro di operazioni. Stesso discorso con il Genoa con i 18 milioni di Rovella, ceduto alla Juve (è tuttora in prestito al club rossoblu) mentre facevano il percorso inverso Portanova (a 10 milioni) e Petrelli (a 8).

Nella bufera è finita anche l'acquisizione di un attuale calciatore del Lecce, Marco Olivieri.

L'attaccante, come viene riportato, è stato acquistato dai bianconeri quando era un calciatore dell'Empoli per 2.4 milioni di euro.

La cifra in questione e la contingenza di quest'ultima con altre operazioni tra i due club, ha insospettito la Consob e la procura federale, che ora approfondirà la questione.

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