Inconvocabili, Di Mariano: "Italia, si deve rischiare coi giovani. Addio al Venezia? Meglio così..."
ITALIA E PASSATO
Il mancato ingresso ai mondiali dell'Italia è purtroppo la notizia del momento. Quali sono state le ragioni della disfatta? Lo abbiamo chiesto a Francesco Di Mariano durante la puntata odierna di Inconvocabili, trasmissione di PL in esclusiva su Twitch.
ITALIA - “È una situazione che fa molto male. Quest’anno già gustavo l’idea di essere a casa sotto le feste natalizie vedendo il mondiale. Fa male perché a livello nazionale ci perdiamo un po’ tutti peró questo ci deve far capire che dobbiamo puntare di più sui nostri giovani come fanno gli altri paesi. Noi siamo rimasti indietro. 10 anni fa la Serie C era un campionato della madonna.
Forse è stato un miracolo aver vinto l’Europeo. Secondo me non l’abbiamo perso ieri il mondiale, dalla Bulgaria in poi non abbiamo più vinto.In Italia ci mettono troppo in testa la tattica, bisogna lavorare di più sulla tecnica individuale. Sento amici in C che ancora fanno le ripetute, ma oggi nel calcio si pressa per andare in avanti come fa Baroni. Si deve rischiare ancora di più con i giovani.”
Inoltre, il numero 10 è tornato sul suo addio al Venezia. Quali sono state le ragioni della cessione? L'esterno offensivo le ha spiegate chiaramente, ma ha sottolineato come ad oggi non abbia alcun rimorso.
VENEZIA - “Ci sono politiche particolari, ragionano all’americana. Quando devono rinnovare un giocatore si mettono tutti a tavolino e quando un socio non è d’accordo va via. Per loro tutto è business e siamo oggetti da vetrina. Il nome straniero in terra italiana fa notizia. Al mio posto c’è Okereke, è rimasto Johnsen.
Pur di non tenere me hanno preso un ragazzo islandese in prestito secco. Per me è stato meglio così perchè se non avessero deciso così sarei stato confermato non sarei potuto venire qua a Lecce. Tra Serie A a Venezia e Serie B a Lecce per me non c’è storia. Se io vado in A col Lecce sono l’uomo più felice del mondo.”