Non molliamo mai
La frase più gettonata del momento
Non molliamo mai. Non siamo entrati nello spogliatoio del Lecce ma crediamo che queste parole, questa frase, questo concetto aleggi in quelle mura, vaghi nell’area e forse sia anche stato scritto sulla lavagnetta utilizzata per gli schemi.
Il primo ad esprimersi così è stato Marco Baroni in conferenza stampa qualche settimana fa ed a ruota tutto il gruppo ha iniziato a seguirlo. Capitan Hjulmand davanti alle telecamere di DAZN, Alexis Blin, Federico Baschirotto e Samuel Umtiti, invece, attraverso i propri profili social. Probabilmente è la frase che si sono detti per caricarsi, per motivarsi, per credere ancora nella salvezza nonostante un periodo difficile, complicato, che aveva minato tutte le certezze di questa squadra.
Che questo Lecce non molla mai ce ne siamo accorti anche noi dagli spalti. È una squadra giovane, a tratti parecchio inesperta, ma nessuno lesina impegno ed, anzi, tutti sono dentro questo progetto, con il cuore e con le gambe. Dopo ogni gol, le poche reti segnate in queste ultime 8 giornate, il gruppo si è unito in un abbraccio collettivo, con la panchina tutta in piedi a sostenere chi era in campo in quel momento. Un segnale di profonda compattezza, quello che serve per venire fuori da periodi della stagione che capitano sempre se ti chiami Lecce.
Non molliamo mai. Questo deve essere il mantra da ora fino al termine del campionato. 6, al massimo 7 punti, separano i giallorossi da una salvezza che hanno dimostrato di meritare sul campo, nonostante tutte le difficoltà del caso. Juventus, Lazio e Monza fuori, intervallate da Verona, Spezia e Bologna in casa. 6 partite da azzannare, senza pensare a nome e blasone dell’avversario. 6 partite per centrare un obiettivo che sembrava alla portata e che, a causa nostra, si è complicato maledettamente.
Non mollare mai è anche una caratteristica del tifoso giallorosso. Quel tifoso che ieri ha fischiato dopo la fine del tempo ed applaudito con convinzione al termine della partita. E non per la vittoria, non per il risultato ma soltanto perché in campo ha visto una squadra che non molla mai.