L'ultima ad arrendersi è stata la
Bundesliga che ha deciso
ieri, nel primo pomeriggio, di sospendere le gare fino al due di aprile:
impossibile andare avanti dopo le positività di giocatori di prima e seconda divisione.
L’annuncio della
Lega tedesca è arrivato poche ore dopo quello, assai atteso, dell’Uefa che ha rinviato le gare di
Champions League e di
Europa League in programma tra il 17 e il 19 marzo che ancora devono essere disputare per completare il tabellone: “
Alla luce degli sviluppi legati alla diffusione del virus Covid-19 in Europa e delle decisioni dei vari governi, tutte le partite delle competizioni Uefa per club in programma la prossima settimana sono rinviate”.
Così come è stato
rinviato, di conseguenza, anche l’appuntamento con i sorteggi fissato al
20 marzo. Sebbene alcuni campionati minori ancora siano in corso (tra porte chiuse e limitazioni di pubblico) il comunicato emesso dai vertici di Nyon decreta di fatto lo stop al calcio europeo.
Una decisione assunta, non è un dettaglio, poche ore prima che l’Organizzazione mondiale della
sanità (sede a Ginevra: 25 chilometri dall’ufficio di Alexander
Ceferin) dichiarasse che "
L’Europa ora è il centro della pandemia di Coronavirus".