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Il portiere del Lecce Marco Bleve ha parlato in conferenza stampa commentando il suo esordio ed il momento in casa Lecce.

"L'esordio? Non sono un ragazzo che sente le emozioni quindi non c'è stata una sensazione diversa rispetto alle altre volte. Di certo non volevo deludere nessuno, venivamo da una striscia di risultati utili consecutivi, sentivo un peso a livello di prestazione ma per fortuna è andata bene.
I complimenti del mister mi hanno fatto piacere, lui dice sempre quello che pensa.
La fascia di capitano? Mi rende orgoglioso vestirla, è il sogno che qualsiasi bambino nato a Lecce vorrebbe esaudire. Avrei voluto finisse la partita con quella fascia Lucioni, è un giocatore importante per noi.
Miei idoli a Lecce? Mi è sempre piaciuto Rosati. Non posso dimenticare Giacomazzi e Lepore, persone che hanno fatto un percorso indelebile in giallorosso.
Io cerco di allenarmi ogni giorno allo stesso modo, sempre pronto alla chiamata del mister. 
Il mister lo sa che io sono sempre a disposizione, seguo la sua linea.
In passato ho lasciato il Lecce perchè ero chiuso da due grandi portieri e volevo mettermi in gioco. Mettermi in gioco di nuovo era il mio desiderio e l'ho fatto, non mi importa se gioco o meno.
Quando in partite come quella di domenica passiamo in vantaggio, poi l'importante è non perdere. Veniamo da una serie di risultati consecutivi e dobbiamo continuare così. Lunedì abbiamo un banco di prova importante contro il Cosenza, una squadra rognosa ed ostica.
Noi dobbiamo scendere in campo sempre per fare la prestazione. Abbiamo già affrontato il Parma e abbiamo fatto una buona partita.
A me piace giocare con i piedi, prendo spunto da Ederson e Tre Stegen. Quando si tratta di parare, bisogna parlare di Buffon."

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