Sticchi Damiani: "Troppe regole, resta soggettività: limitare l'uso del VAR ai chiari errori"

Il presidente Saverio Sticchi Damiani ha partecipato all'assemblea di Lega Serie A questa mattina. All'uscita, è stato intercettato da alcuni colleghi giornalisti, tra cui Antonello Gioia di TMW. Il numero 1 dei salentini ha risposto alle domande su utilizzo del VAR in Serie A e calciomercato. In chiusura, un bilancio del girone di andata del suo Lecce.

Polemiche arbitrali in Serie A

Il mio sfogo fu più sulle regole che sugli arbitraggi. Temevo e temo ci sia un eccesso di prassi, regole e sottoregole. Si è voluto tipizzare una marea di fattispecie ed ora ci troviamo a commentare episodi analoghi trattati in maniera differente. C'è bisogno di fare una riflessione: troppe fattispecie che anziché generare certezza generano incertezza. Anche per i giocatori è molto complicato pur partecipando ad incontri di formazione con gli arbitri.

Si sta rischiando di snaturare un gioco meraviglioso. Bisognerebbe limitare gli interventi del VAR a veri errori. Il problema è che per eliminare la soggettività si sta pensando di disciplinare tutto. In realtà, nonostante tante regole, la soggettività resta e questo crea confusione. Meglio poche regole ma buone. È più difficile il regolamento del gioco del calcio che il codice degli appalti di cui mi occupo ogni giorno.

Calciomercato: Luka Romero al Lecce?

Preferirei lasciare il mercato a Corvino e Trinchera. Questa è la nostra quarta sessione di mercato in Serie A e cerchiamo sempre di aggiungere un gradino. Non vogliamo fare mercato tanto per. Noi facciamo acquisizioni a titolo definitivo su giocatori giovani. Siamo contrari ai prestiti, li limitiamo al massimo. Quando utilizziamo la formula del prestito vogliamo perlomeno monetizzare come fatto con Colombo.

Il bilancio del girone di andata

Il bilancio è molto positivo. Magari a fare un girone di ritorno così. Non abbiamo mai perso uno scontro diretto. Firmerei per fare nel girone di ritorno lo stesso percorso.