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Antonino Gallo, terzino del Lecce, ha rilasciato un’intervista esclusiva al Corriere del Mezzogiorno. GIRONE D’ANDATA IN PANCHINA – “Non tanto bene, ma sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il mio momento. L’importante è lavorare al massimo e dare tutto ogni giorno: prima o poi tutto torna nella vita”. TERZA SCELTA – “A inizio anno ero la terza scelta dopo Calderoni e Zuta e non trovavo spazio. A gennaio sarei potuto andare via, ma Corini e Corvino mi hanno convinto a restare prospettandomi una crescita a 360 gradi. Poi l’infortunio di Calderoni ha cambiato un po’ le cose anche per me. Sono entrato contro l’Empoli e ho fatto bene, da lì ho iniziato a giocare e ripagato la fiducia di tutti. Ora avanti con umiltà”. RUOLO – “Il ruolo di quarto di difesa non mi dispiace, anche se devi garantire molta più copertura e non hai tanto spazio per spingere.  Preferisco però giocare a centrocampo, in un 3-5-2, per avere tutta la fascia a disposizione e tanto spazio su cui puntare in velocità.  Con Corini e Lanna sto lavando molto nella fase difensiva, ma anche sull’uso del piede destro”. PROMOZION EDIRETTA – “Abbiamo tutte le caratteristiche per farlo, siamo una piazza forte e attrezzata. Dobbiamo soltanto stare zitti e pedalare ogni giorno, come ci ripete sempre il mister sia nei momenti negativi che in quelli positivi. Contro Entella e Reggiana abbiamo fatto delle partite straordinarie, anche se nel primo caso la palla non è voluta entrare. Se giochiamo così, possiamo mettere in grossa difficoltà chiunque”. ZEN – “É un quartiere molto povero, dove ci vive la mia famiglia. Il calcio ha cambiato la mia vita e fatto capire cosa, invece, poteva darmi la strada. So di essere un motivo di orgoglio per il mio quartiere e per i suoi abitanti e vorrei fare per loro qualcosa di importante. Lo Zen mi ha fatto capire tante cose, tra cui la fame”. TIFO E MODELLO – “Il Palermo, la squadra dove sono cresciuto e che ho sempre amato. Spero che l’aquila torni presto a volare dov’è giusto che meriti. Mi ispiro a Marcelo: completo, molto tecnico e usa la testa”. OBIETTIVI – “Arrivare sempre più in alto, per giocare in un top club di serie A. Ma per farlo bisogna lavorare sodo, con umiltà e concentrazione, ogni giorno”.
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