header logo

di Maurizio Mannarini

Una premessa: il titolo è evidentemente ironico. “Corvino vattene da Lecce…”. Che dire? Chiamiamo in causa la memoria corta, la “pancia” dei tifosi, cos’altro?

Non penso di dover ricordare quello che ha fatto il nostro Pantaleo e i suoi meriti. Fatto sta che con le cessioni milionarie di questi ultimi 2 anni (solo quelle più remunerative, al netto dei bonus e tralasciando operazioni “minori”), siamo a 65 milioni di Euro. Destinati oculatamente, non solo al progetto tecnico ma anche alla costruzione di un futuro più stabile: Centro sportivo, con risorse proprie, stadio rinnovato con fondi pubblici cui si è attinto sapientemente, strutturazione progressiva di una rosa il più possibile completa, investimenti sui giovani.

Ho i capelli bianchi, sono quasi sessant’anni che seguo appassionatamente la squadra della mia città e della mia terra, quando ero fuori all’università o per lavoro correvo appena possibile al “Via del Mare”. Ho un’età in cui, sportivamente ne ho viste tante e ricordo tanti periodi bui. Vedere questa progettualità che prende via, via forma mi entusiasma. Neanche il buon Semeraro, nonostante i 100 milioni spesi ha messo in piedi un progetto così (sia detto con tutta la gratitudine che gli si deve).

Ricordo anche quando andò via Corvino nel 2005: tutto quello che era stato costruito si sfaldò progressivamente, fino all’onta della retrocessione in Serie C. Perché, ricordiamocelo, di persone così competenti e concrete in giro ce ne sono poche e, oltre a lui, di questi chi verrebbe a Lecce? Anche Semeraro fu contestato e lo si invitò ad andar via da Lecce: poi se n’è andato per forza maggiore e che cosa è successo? Io me lo ricordo: 6 amari anni di serie C.

Come dice il Pantaleo, si sta perdendo il senso della realtà. Purtroppo, c’è anche chi, in totale buona fede, forse senza volere arrivare a tanto, alimenta un clima di sfiducia attorno alla società e alla dirigenza, non risparmiando critiche al vetriolo e valutazioni umilianti su questo o quel giocatore, quindi sulla campagna acquisti quindi su Corvino.

Ho l’impressione che l’arrivo di tante, facoltose proprietà straniere, sia un fattore di notevole disturbo e non solo per la nostra piazza. La gente pensa e spera quanto sarebbe bello se a Lecce arrivasse un Hartono. Ma sono botte di c… La realtà è che non c’è, non ci sono i Paperoni per noi e non è giusto dare la croce addosso a chi per passione sostiene sforzi notevoli per portare avanti una società di calcio in Serie A. Qui c’è chi non capisce cosa sia l’impegno di chi deve portare avanti la propria professione, della quale vive, e contemporaneamente fare un lavoro in più, quello di gestire una società di calcio professionistico a livello di Serie A italiana: si lavora anche di notte, si tolgono ore al sonno. Sticchi e Corvino non saranno sfondati di soldi ma, come me e più di me, amano il Lecce e lo vogliono grande.

Veniamo ai fischi al termine della partita col Venezia: mi hanno fatto male e immagino quanto abbiano fatto male ai giocatori e all’allenatore che si è espresso in modo diretto e colorito: e ha fatto bene. I cronisti di DAZN hanno espresso stupore per i fischi, ribadito anche nelle interviste di fine partita. Qui parliamo di vero e proprio “vandalismo”.

Voglio ricordare che il Venezia ha lasciato a digiuno di gol Lazio, Atalanta e Napoli, ha pareggiato a Como 1-1, aveva rimontato 2 gol all’Udinese, aveva pareggiato all’ultimo minuto con l’Inter a San Siro, salvo vedersi annullare il gol. Una squadra che spesso gioca bene e non lascia giocare. Questa partita la temevo ma ho visto il Lecce giocare con piglio. Non era facile rimontare, abbiamo sfiorato la vittoria. Di Francesco nella sua analisi onesta ha detto che il Lecce è una delle squadre migliori nelle transizioni di tutto il campionato e ha accettato il pareggio, in virtù delle occasioni avute dall’avversario (e ricordando la partita d’andata).

Ribadisco: quei fischi mi sanno tanto di “vandalismo”. Intorno a me tanta gente imprecava: ma dico, sapete cosa vuol dire correre controllando la palla col debito d’ossigeno? Sapete cosa vuol dire guardare il campo, mentre fai un corpo a corpo per cercare di servire un compagno? Cosa vuol dire fare il passaggio al momento giusto per smarcare il compagno tagliando fuori il difensore? Certo, si rischia di sbagliare e a volte succede. Basta aver giocato a livello amatoriale per capirlo, ma tra i contestatori ho visto tante “panze” che denunciano scarsa attitudine all’attività sportiva (così per ridere).

Per concludere: lunga vita a Pantaleo!

Il gol di Baschirotto nega un record al Lecce: ecco quale
Stasera parlerò dei tifosi...

💬 Commenti (1)