Liverani: “Ho voglia di tornare, la retrocessione col Lecce un rimpianto”
L’INTERVISTA
Torna a parlare Fabio Liverani.
L’ex allenatore del Lecce, libero dopo la separazione col Parma, è intervenuto ai microfoni di Ternananews.it.
Un’intervista tra passato, presente e futuro. Un focus su rimpianti e speranze. Non poteva mancare il pronostico sull’ormai prossimo anticipo di Serie B.
E’ tornato ad allenare in Italia dopo la parentesi in Inghilterra, cosa l’ha spinta a scegliere la Ternana da subentrante a stagione in corso?
Fui contattato da un direttore sportivo di cui ho grande stima e un grande rapporto: Massimo Mirabelli. Mi chiese di dare una mano, dato che la stagione era ormai compromessa, visto l’ultimo posto della Ternana, e per una questione di orgoglio almeno di non arrivare ultimi. Siccome amo le sfide e, vedendo la rosa delle Fere non riuscivo a capire come potesse stare così in basso, ho deciso di cogliere questa opportunità, per poi dare vita a quello che si può considerare un vero e proprio miracolo sportivo.
Come mai le strade tra lei e le Fere si sono separate così in fretta?
Vista la situazione tragica in cui era la Ternana, inizialmente firmai un contratto di breve duratacon il presidente Longarini. L’anno seguente con l’arrivo della nuova società non ci fu nulla, nemmeno una chiacchierata…
In uno scenario ipotetico, se il presidente Bandecchi l’avesse contattata, avrebbe considerata l’opzione di restare?
Sicuramente dopo la grande cavalcata dell’anno precedente avrei preso in considerazione questa ipotesi, poi ovviamente sarebbe dipeso anche dal progetto e dall’intenzioni della nuova società, ma non mi piace parlare dei “se” o dei “ma”, anche perché ritengo che la carriera come la vita sia fatta di “sliding doors”, magari se fossi rimasto alla Ternana non avrei avuto mai l’occasione di andare a Lecce…
Lecce che per altro si trovava in serie C, è stato contattato da altre squadre di serie B dopo la parentesi Ternana, o il Lecce era l’unica ipotesi?
Non sono stato contattato da squadre di serie B, nonostante l’impresa con la Ternana, ma questo è il calcio… Ho deciso comunque di andare a Lecce in una categoria che non conoscevo, perché mi aveva convinto il progetto ed ero convinto che avrei potuto esprimere la mia idea di calcio in totale libertà.
Raggiungendo traguardi strepitosi, che l'hanno consacrato definitivamente come allenatore top…
Si, il mio rammarico più grande è proprio quello di non essere riuscito a portare la squadra alla salvezza, cosa che a parer mio meritavamo, visto gli ottimi risultati ottenuti quell’anno, anche contro squadre di livello. Ma purtroppo ci sono stati vari fattori, come il lockdown e anche un pizzico di sfortuna nello scontro diretto decisivo con il Genoa, che ci hanno impedito di rimanere in serie A.
Tornando alla Ternana, cosa ne pensa della squadra di Lucarelli?
L’anno scorso è stata una cavalcata trionfale e sono molto contento di poter rivedere la Ternana in serie B. Quest’anno secondo me sta andando alla loro velocità, hanno preso giocatori importanti come Donnarumma, Martella…Hanno giocatori che ho allenato pure io come Palumbo, Falletti e Pettinari che sono un lusso per la serie B.
Cosa servirebbe alla Ternana per fare il grande salto?
Questo non lo so…Però so che c’è una società ambiziosa e un ottimo allenatore, magari con l’aggiunta di qualche innesto a gennaio e un pizzico di fortuna potranno sicuramente arrivare ai playoff e giocarseli.
Venerdì c’è Lecce-Ternana, pronostico? Chi vede favorita?
Vedo leggermente favorito il Lecce, ma comunque la Ternana è una squadra tosta. Sono sicuro che vedremo una grande partita, ricca di gol e divertente.
La rivedremo presto in panchina? Magari in serie A…
Ci sono stati contatti ultimamente anche con squadre di serie A, che però non sono andati a buon fine. Ho voglia di tornare ad allenare, non è importante la categoria, chiedo solamente una rosa per competere e una società che condivida la mia idea di calcio. Voglio giocare per vincere!