header logo
Guglielmo Stendardo, ex calciatore del Lecce, ha parlato alla Gazzetta del Mezzogiorno del momento che vive il mondo del calcio italiano. Questo il suo pensiero: "Siamo in presenza di una situazione traumatica. Spero che venga sfruttata per una rifondazione che tenga conto anche delle categorie inferiori e della sostenibilità del sistema, che va moralizzato, con una vera e propria lotta al razzismo ed alle discriminazioni territoriali. Ma servirà pure un ridimensionamento dei costi dei “cartellini” e degli ingaggi. Servirebbe, inoltre, una più equa ripartizione delle risorse sulle quali la A può contare grazie ai diritti televisivi. C’è poi il problema dei format dei campionati. Venti squadre in massima serie sono troppe, ma il medesimo discorso vale per le sessanta formazioni previste in C. I format dei tornei andranno ripensati". L'ex difensore giallorosso ha detto la sua sul Lecce e non solo perchè ha espresso un suo pensiero anche su Liverani: "L’amico e collega Saverio Sticchi Damiani si è dimostrato un presidente in gamba. Ha riportato la compagine salentina in A, con gli altri componenti del suo gruppo, ma lo ha fatto con lungimiranza e rispettando i parametri economici, cosa che non è affatto scontata in Italia e che va quindi considerata un autentico fiore all’occhiello. Sul fronte tecnico, Fabio Liverani, con il quale ho giocato nella Lazio, ha confermato di essere un allenatore emergente, preparato ed abile. Il trainer romano, con le sue idee, è riuscito a fare esprimere bene il proprio team in A, come già aveva fatto in B, creando un gruppo dal buon profilo tecnico. Da ex, spero che il Lecce conquisti la permanenza e penso che possa riuscirci».
Ciro e Michele, eroi senza tempo
Frosinone-Lecce 3-1: Abisso choc. Tesoro: "Non arbitri più il Lecce"

💬 Commenti