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La tabella sopra riportata indica il valore delle multe che il Lecce ha dovuto pagare nella stagione 2018/2019. La società di Via Costadura ha sopportato una spesa totale di 65 mila euro di sanzioni, inflitte dal giudice sportivo. La motivazione è quasi  sempre la stessa e riguarda il lancio di numerosi fumogeni e bengala, da tempo vietati in tutti gli stadi italiani. La dirigenza tutta ed,  in prima persona,  il Presidente Saverio Sticchi Damiani hanno, con ogni mezzo disponibile, da tempo sollecitato l’intera tifoseria a non introdurre più tale materiale, soprattutto per non incorrere in rischi ancora maggiori di una pena pecuniaria, quali la chiusura del settore o addirittura dell’intero impianto. [gallery link="file" td_select_gallery_slide="slide" size="large" ids="57690,57691"] La promozione in Serie B dello scorso anno ha ridato vigore ad una piazza spenta e delusa dalle ultime stagioni. I tifosi del Lecce, infatti, dove possibile, hanno seguito la loro squadra, non facendole mai mancare l’apporto necessario. In alcune trasferte, ed in particolare all’ “Adriatico di Pescara” , al “Cabassi”  di Carpi ed allo “ Sciida” di Crotone, la mano del giudice sportivo è stata particolarmente pesante, avendo multato la società fino a 10000€, cifra da capogiro che certo sarebbe stato meglio spendere in altro modo. L’entusiasmo travolgente, quindi, si è dimostrato controproducente per le casse della dirigenza salentina, la quale si è trovata a sborsare somme ragguardevoli, senza poter controbattere tali decisioni. Noi, però, non abbiamo voluto soffermarci solo su quello che accade in casa nostra. Abbiamo visto per voi le sanzioni comminate alle altre società partecipanti al campionato cadetto e notato che in questa particolare classifica il Lecce è da solo al comando, con un ampio margine di vantaggio, se cosi possiamo definirlo, sulle altre contendenti a questo negativo primato. Sul podio, infatti, troviamo il Foggia, con ben 41000€ di multe sul groppone ed il Benevento con soli, si fa per dire, 35000€ di ammende. Non sappiamo dare una spiegazione plausibile alla oggettività di questi numeri, che dipingono i tifosi del Lecce come i più “ incivili “ dell’intero torneo. La Nord, settore più caldo del tifo giallorosso, è il cuore pulsante dello stadio leccese. Senza di essa il “ Via Del Mare “ risulterebbe ancora più apatico di quanto già non lo renda la pista d’atletica, per colpa della quale le Curve sono troppo distanti dal terreno di gioco. È anche vero, in ogni caso, che le regole ci sono e vanno rispettate, perché il danneggiamento volontario è privo di ogni logica. Accogliere le richieste della società, non lanciando più fumogeni e bengala permetterebbe di investire quel denaro diversamente. La somma totale, seppur considerevole, non è utile a coprire costi di gestione o di manutenzione dello stadio. La società, in ogni caso, ha dimostrato di avere sempre idee lungimiranti e anche in questa occasione potrebbe trovare una attività alla quale destinare la quantità di denaro risparmiata. Il nostro impianto è pronto a farsi bello per accogliere la Serie A, cosi come i tanti tifosi del nord Italia sono pronti a percorrere chilometri d’amore per sostenere la squadra in questa nuova esaltante avventura. I salentini sono da sempre riconosciuti come tifosi corretti e colorati. Facciamo in modo che questa concezione di noi rimanga intatta, per il bene e nel bene di tutti.
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