Un Lecce vivo fa tremare lo Stadium: la Juve vince, ma i rimpianti sono tanti

Un primo tempo in affanno, un secondo da grande squadra: il Lecce esce sconfitto ma a testa altissima dall’Allianz Stadium.
Nuovo assetto, vecchi problemi: l'inizio in salita del Lecce
La partita contro la Juventus ha rappresentato una svolta tattica per il Lecce, che si è presentato all’Allianz Stadium con un inedito 3-4-2-1. L'intento di Giampaolo è stato chiaramente quello di mettersi a specchio rispetto al collega bianconero.
Tuttavia, l’approccio iniziale non ha convinto: la squadra ha faticato a trovare le giuste distanze tra i reparti, lasciando troppo spazio ai giocatori juventini, che dopo 2 minuti erano già in vantaggio con il terzo goal stagionale di Koopmeiners.
Eppure, nonostante il colpo subito, la squadra di Giampaolo non si scompone. Anzi, reagisce immediatamente con un tiro improvviso di Krstovic da fuori area che si stampa sul palo a portiere battuto. È il segnale che il Lecce, anche nei momenti di difficoltà, resta vivo.
Un secondo tempo da applausi
Dopo un primo tempo timoroso, il secondo è un’altra storia. Il Lecce torna in campo trasformato: più aggressivo, corto tra i reparti, capace di occupare meglio il campo e, soprattutto, di far male.
I dati parlano chiaro: 0 expected goals per la Juventus nella ripresa. Un dominio territoriale e mentale da parte dei giallorossi che mettono alle corde gli avversari. Le occasioni cominciano ad arrivare, ma quella più clamorosa è sui piedi di Rebic, che spreca a tu per tu con Di Gregorio il possibile 2-1. Ma il gol, meritatissimo, arriva comunque. È ancora lui, Federico Baschirotto, che svetta su tutti e firma il suo secondo centro consecutivo, accorciando le distanze e riaccendendo la speranza. Da lì in poi è un assedio: cross, seconde palle, tentativi ribattuti. I bianconeri soffrono, il Lecce ci crede. Ma il pareggio non arriva.
Segnali incoraggianti: tra idee e coraggio
Il Lecce ha dimostrato di saper soffrire, di sapersi adattare e soprattutto di non sfigurare in casa di una delle squadre più forti del campionato.
A livello tattico, la squadra ha mostrato una crescita importante nella gestione degli spazi e nell’aggressività sulle seconde palle. Bene la linea a tre nella ripresa, che ha garantito maggior solidità, e positivo l’ingresso dei cambi, che hanno dato freschezza e soluzioni offensive.
Se la partita contro la Juventus può essere letta come un segnale di maturità, il vero esame sarà la prossima sfida casalinga contro il Como. Sarà fondamentale dare continuità alla prestazione, soprattutto a livello di intensità e idee di gioco.