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Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, è stato intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno in vista della sfida di campionato contro il Bologna. Questo il suo pensiero: "Mi aspetto l’ennesima prova d’orgoglio di un gruppo che sin qui ha dato tutto ma che, ne sono certo, attingerà alle proprie risorse morali puri di sfoderare una prestazione all’altezza e cercare di tenere accesa la fiammella della speranza. Infortuni? La nostra rosa è composta da 22 elementi effettivi, due per ogni ruolo. Il fatto che siano venuti meno per infortunio diversi uomini, in una fase nella quale si gioca a ritmi serrati,  è stato ed è un problema enorme, in quanto mister Liverani ha avuto ed ha ben poche alternative, ma anche perché a tirare la carretta sono sempre gli stessi giocatori. D’altro canto, non siamo l’unica compagine che ha dovuto fare i conti con una situazione del genere. Basti pensare alla Lazio, che prima della sospensione era in lizza per lo scudetto e dopo la quarantena è stata alle prese con diversi forfait, cosa che ha complicato il cammino. Se il torneo fosse andato avanti nel rispetto dei programmi iniziali, probabilmente,ente avremmo assistito ad un altro film. Ma pensarlo serve a poco, anche perché manca la controprova”. Sticchi conclude dicendo la sua su Lapadula e non solo: “Dovrebbe essere disponibile. Non essendo al top, come del resto altri compagni, va gestito. Il suo avvicendamento nella partita con il Brescia va letto innanzitutto in quest’ottica. Calderoni, Babacar e Farias difficilmente saranno pronti per Bologna. Potrebbero esserlo per l’Udinese oppure per i 90′ conclusivi con il Parma al Via del Mare”.
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