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Il Lecce ha superato brillantemente, nonostante le turbolenze, questa sorta di prima fase del campionato fatto dalle prime 14 partite. Un avvio non semplice che lo ha visto andare in difficoltà da subito a causa di un avvio organizzato contro Atalanta e Inter, poi l'incapacità di superare Torino e Parma annichilite sul piano del gioco e infine i numerosi ko che hanno costretto la dirigenza a rivedere i piani con Gotti. 

L'arrivo di Giampaolo è stata una iniezione di fiducia. Diversi calciatori sono stati rivitalizzati dalla sua cura, pensiamo a Rafia e Rebic, altri invece rinati come Jean, Helgason e Tete Morente. 

I salentini hanno conquistato in due giornate un terzo dei punti in classifica ottenuti nelle prime dodici partite, un bottino che li tira fuori dalla zona calda della retrocessione e gli permette di preparare senza pressioni la trasferta di Roma. E poi?

E poi il Lecce è chiamato a dare la zampata finale al girone d'andata, giocando due partite in casa contro Monza e Lazio, poi in trasferta a Como e a Gennaio ancora una volta in casa contro il Genoa.

Quattro partite in cui Baschirotto e compagni dovranno tirare fuori ancora di più risorse per ottenere più punti possibile, soprattutto dalle gare interne, dove si potrà mettere una seria ipoteca sulla salvezza, parola che sembrava impronunciabile solo un mese fa. 

 

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