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Quella tra Juventus e Allegri è una storia tanto lunga, quanto complicata. Il livornese è infatti il secondo allenatore per presenze sulla panchina bianconera (dietro solo a Trapattoni), eppure la sua immagine nell’ambiente juventino non è mai stata quella di un allenatore amato da tutta la tifoseria, che anzi spesso ha contestato il proprio mister.

Era ormai noto da mesi che la stagione appena conclusa sarebbe stata l’ultima per Massimiliano Allegri alla guida delle Juve, tuttavia nessuno mai si sarebbe aspettato un epilogo tanto rapido, quanto brutale: ad accelerare il processo ha contribuito in maniera incredibile la sfuriata plateale nella serata della finale di Coppa Italia da parte di Allegri, con conseguente gesto diretto nei confronti di Cristiano Giuntoli.

Una coppa dolce e amara per Allegri

Una serata, quella del 15 maggio, che doveva portare serenità e gioia, oltre che un trofeo, in casa Juve. Tutto il contrario invece, perché è da quella sera che è partito l’iter che da lì a pochi giorni ha prodotto l’esonero anticipato di Allegri

C’è da dire però che l’allenatore livornese, al suo ritorno sulla panchina della Juve, aveva firmato un contratto fino al 2025 e ciò gli permetterebbe di percepire il suo stipendio (circa 7 milioni netti all’anno) anche nella prossima stagione pur non essendo in nessun modo parte dello staff bianconero.

Lo scontro passa in tribunale

Se per la Juve sostituire Allegri non è un problema, con Thiago Motta che sembra essere messo già sotto chiave per i prossimi anni, diventa invece più difficile chiudere in maniera definitiva con l’ormai ex allenatore. In un primo momento, infatti, la Juve non solo ha esonerato l’allenatore, ma ha deciso di procedere con il “licenziamento per giusta causa”, specificando che erano state violate alcune clausole del comportamento fuori dal campo. I legali dell’allenatore hanno sin da subito negato queste violazioni, ribadendo che secondo il loro punto di vista, le azioni di Allegri non sarebbero state così gravi come invece la Juve aveva fatto passare. 

Ciò porta a pensare che si prospetta un periodo molto complicato per la Juventus che, oltre a dover costruire la squadra per la prossima stagione, deve anche far fronte ad un quasi certo ricorso da parte di Allegri con richiesta di danno d’immagine; se ciò dovesse realmente andare in porto e il Tribunale dovesse dare ragione al livornese, il club bianconero sarebbe tenuto a pagare un risarcimento importante allo stesso allenatore, pur non essendo più parte della società.

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