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Giocare ai videogiochi, soprattutto online, è stato per anni visto sotto una cattiva luce, come un qualcosa che non solo distraeva dalle questioni di maggiore importanza ma anche dannoso per la salute e che peggiorasse la capacità di attenzione di chi ne faceva uso quotidiano. Finalmente però oggi sappiamo che non solo possiamo smentire queste affermazioni, ma che il quadro generale è radicalmente opposto. La comunità scientifica, formata prevalentemente dagli studi in psicologia, ha ormai accertato che il gioco online non solo non è dannoso ma è in grado di migliorare l’attenzione, il pensiero multi-tasking e il problem solving degli utilizzatori. Gli studi moderni accertano che i videogiochi sono come una “palestra” per la mente, in quanto stimolano e coinvolgono numerose risorse cognitive. Ciò che viene reclutato e attivato in maggior modo durante l’attività videoludica sono la memoria, la coordinazione oculo-motoria, l’attenzione, il ragionamento e il pensiero multi-tasking. Queste sono le funzioni base ma vengono reclutate anche funzioni più complesse come la creatività, il pensiero critico e la capacità di problem solving. L’interesse dei ricercatori scientifici si è allora mosso verso la possibilità di sfruttare proprio i giochi online per riuscire ad offrire trattamenti alternativi a diversi tipi di patologie. Nascono così quelli che vengono denominati i “Serious game” ovvero giochi studiati apposta per risolvere patologie come per esempio i casi di dislessia e discalculia. Ma con la stessa applicazione esistono giochi che simulano il volo e vengono ormai utilizzati quotidianamente per formare inizialmente gli aviatori. Altri giochi sono studiati, invece, per il trattamento degli attention-deficit disorder. Altri ancora, come il famosissimo League of Legend, vengono utilizzati dalle aziende per promuovere tra i dipendenti una coesione lavorativa orientata al compito, nota come “team building”. Un protocollo particolare denominato Video Game Therapy viene utilizzato per il trattamento di adolescenti a rischio di ritiro sociale o di dipendenza da videogiochi. Può sembrare paradossale utilizzare proprio un videogioco per combattere la dipendenza da videogiochi eppure i risultati sono molto soddisfacenti, si riesce così a coinvolgere maggiormente gli utenti e ciò comporta una migliore ricezione dei trattamenti. Allo stesso modo, lo Stato ha applicato ulteriori regolamentazioni verso gli stessi siti di gioco online come Betwin360, per tutelare gli utenti in modo che non superino certi limiti di giocata e fornire un trattamento alternativo alla ludopatia. É quindi possibile utilizzare i giochi online come strumenti per migliorare le funzioni cognitive ma anche per fornire un trattamento alternativo ad una grossa serie di disturbi che attanagliano i giorni nostri potendolo fare semplicemente coinvolgendo le persone attraverso queste attività.
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