Delio Rossi ricorda il 2004: "Disputammo una gara sopra le righe". Poi sulla contestazione...

Intervistato da La Gazzetta del Mezzogiorno, il tecnico ha parlato del momento dei giallorossi e parlato della storica impresa del 2004
Delio Rossi, l’allenatore che guidò il Lecce al memorabile 3-4 contro la Juventus il 25 aprile 2004, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta del Mezzogiorno, ricordando quella storica impresa dalla panchina giallorossa. Ecco un estratto delle sue parole.
Come si fa a vincere sul campo della Juve?
Giocando meglio della compagine avversaria (ride, ndc). Battute a parte, non è affatto semplice perché è una delle big del calcio italiano e dispone di calciatori fortissimi.
Noi disputammo una gara sopra le righe, imponendoci con un pirotecnico 4-3. Contro simili team, per fare risultato, bisogna esprimersi al massimo delle proprie possibilità e, al contempo, sperare che i rivali non diano il meglio del proprio repertorio perché se lo fanno si perde comunque, pur sfoderando una prova di alto livello.
Sfida proibitiva?
Sulla carta è così, ma poi la partita va giocata ed il risultato lo sancisce il campo. Nella maggior parte dei casi il pronostico viene rispettato, ma accade anche che le cose vadano diversamente, come quando, nell'aprile 2004, è stato il Lecce ad imporsi sui bianconeri, a Torino. Del resto, il calcio è bello proprio per questo motivo.

Sulla contestazione del Vai del Mare
Ai salentini sarebbero serviti i tre punti, che non sono arrivati. La frustrazione per il mancato successo ha portato i tifosi a fischiare, ma calciatori, tecnici e dirigenti erano già ampiamente rammaricati per la mancata vittoria. Nel Salento, tutti vogliono la terza salvezza di fila.
Il pensiero che contro il Venezia si dovesse vincere ad ogni costo
Che in campo ci sono anche gli avversari e che non sta scritto da nessuna parte che uno scontro diretto vada come sperato. Ciò che è certo è che, per salvarsi, i punti necessari vanno messi in cassaforte e che, se non si ottengono contro le pari grado, allora bisognerà aggiungerli nel carniere contro avversarie sulla carta più quotate.
È stato sempre così. Di norma, si tende ad ipotizzare che la quota-permanenza sia a 38 lunghezze. Nella stagione in corso potrebbe essere parecchio più bassa, ma per fare festa va comunque raggiunta e bisogna riuscirci lottando con il massimo ardore.