Giampaolo presenta Juventus-Lecce: "Servirà la giusta presunzione"

Le dichiarazioni del tecnico giallorosso alla vigilia della prossima giornata di campionato
Marco Giampaolo presenta in sala stampa al “Via del Mare” la trasferta del Lecce sul campo della Juventus. Queste le sue dichiarazioni.
Come arriva il Lecce
Abbiamo tutte le ragioni per essere motivati. Qualsiasi cosa oggi deve motivarci, qualsiasi avversario. La motivazione di fondo è l'obiettivo, e deve passare attraverso queste partite importanti. La squadra ha lavorato bene come sempre. Al di là del blasone dell'avversario troviamo una squadra che ha cambiato pelle nelle ultime partite, è una sfida tostissima. Ma non c'è niente di nuovo, lo era anche quella contro il Venezia.
N'Dri dall'inizio
Senz'altro lui sarà della partita, se dall'inizio o da subentrante devo ancora decidere. Ciò che conta è la qualità della presenza, non la quantità.
Dove migliorare
Da 1 a 10 il livello di attenzione deve essere 11, così come la capacità di stare nella partita, senza trascurare alcun centimetro del campo. Bisogna fare una partita di grande spessore fisico, agonistico e tattico. Senza tralasciare l'aspetto tecnico, che è l'essenza del calcio. Dobbiamo essere bravi a massimizzare quello che ci lascerà la Juventus, ma non bisogna sbagliare l'atteggiamento mentale. Bisogna avere personalità per giocare queste partite, la giusta presunzione. Presunzione significa scendere in campo con la volontà e l'autostima necessaria per dire "io ci sono, faccio la partita", poi che tu sia più forte è fuori di dubbio. Non voglio una squadra remissiva.
Salvaguardare i diffidati?
Questa è una bella domanda che mi sono già posto. Farò la cosa più giusta.
Quanto è difficile tenere
Non è difficile. Ho tanti difetti, ma qualche pregio ce l'ho. Non so mentire, non so recitare un ruolo che non mi appartiene. Quando alla squadra dico delle cose le dico perché le penso, nel bene e nel male. L'errore tecnico va al di fuori di qualsiasi tipo di discussione, se parlo di buonissima partita alla squadra allora la squadra è convinta di averla fatta. Parlo dell'approccio, della presenza in campo, quando sbagliamo sono diretto. Non ho problemi a motivare i ragazzi. La squadra per me è come se fosse un figlio, io posso dire tutto ma se poi qualcuno gli dà addosso io la proteggo.
Le parole di Tudor
Vediamo cosa viene fuori dalla partita. Noi l'abbiamo preparata nel modo giusto. Conosco Tudor, so come gioca, in due settimane è già riuscito a dare identità alla squadra. A Roma hanno fatto una grande partita. Dovremmo sfruttare qualsiasi cosa la Juventus ci concederà.
Si somigliano le partite fra Venezia e Juventus
La Juventus somiglia più alla Roma che abbiamo incontrato di recente. La somiglianza è nella disposizione in campo e nelle due fasi. Oggi la Juventus ha virato verso lo stile di gioco dell'Atalanta di Gasperini. Quella di Thiago Motta era un'altra cosa.